Numero 93

Pubblicato il: 22/03/2023 02:18:49 -


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Indice

L. Albert Merito, Dispersione, Divari

M. Fierli Chat GPT: L’intelligenza artificiale che ci costringe a pensare

V. Gallina Le donne recluse, invisibili e trascurate

R. Bramante Il fascino del cunto, ovvero del racconto

Presentazioni

L. Albert sviluppa in Merito, Dispersione, Divari un importante ragionamento, attuale oggi, perché  il testo del decreto dell’on. Calderoli per l’ autonomia differenziata sembra ormai acquisito dal consiglio dei ministri. Il punto di partenza è  un approfondimento al concetto di merito, riferito all’età degli studenti ( quale età?) e alla realtà della scuola (a quale condizione?) e mette bene in luce come l’uguaglianza di condizioni dovrebbe essere garantita prima di scomodare categorie che evocano responsabilità personali di soggetti che vivono esperienze di vita e formazioni estremamente diverse. Successivamente fornisce dati esemplificativi delle  situazioni con cui l’autonomia differenziata dovrebbe misurarsi, indica  esperienze europee, e non solo, di governance di sistemi orientati a risultati di equità,  e  richiama ruoli e responsabilità, che partono dal governo centrale, chiamano in causa  la dirigenza scolastica, la stessa formazione del personale, che nella scuola opera, e l’esigenza di coinvolgere realtà locali, terzo settore ed enti del volontariato che agiscono nei diversi territori.

M. Fierli avvia, con il suo contributo  L’intelligenza artificiale che ci costringe a pensare che ci costringe a pensare  un percorso di conoscenza e, speriamo, di confronto, tra chi frequenta le pagine di educationduepuntozero,  intorno al  mondo della IA dal punto di vista dei processi culturali, che segnano la storia e il futuro dell’educazione. La breve introduzione iniziale muove dalla domanda posta  da Alain Turing nel  1950 “Le macchine possono pensare?”  e, dopo un brevissimo excursus tra scienze cognitive e neuroscienze, indica gli ambiti in cui  si realizzano applicazioni e prestazioni di dispositivi ormai molto diffusi che producono Riconoscimento / percezione / interpretazione

  • Traslazione di messaggi  p es: suono-scrittura e viceversa Interpretazione, produzione, traduzione di “testi”
  • Sistemi question-answering: rispondere alle domande.

Da qui si producono domande “di senso” sulle “capacità della IA di dare spiegazioni, di scrivere un saggio filosofico, commentare una poesia o un quadro, risolvere un problema di matematica, di fisica, di meccanica ecc. Tutti temi presenti  attualmente su giornali e riviste, non solo specialistiche. Conclude osservando che  la scuola , come è già accaduto al momento della introduzione di nuove tecnologie ecc. , dovrà misurarsi con  la IA in relazione  alle pratiche didattiche e più in generale ai fini dell’educazione ed alla produzione di   competenze.

Nella ricorrenza dell’8 marzo questo anno è stato presentato al senato il primo Rapporto sulle donne detenute in Italia (Antigone); alla presenza di molti soggetti istituzionali  competenti e/o responsabili del settore sono state formulate 10 proposte che, si spera, finalmente possano produrre effetti significativi in relazione alla condizione  cui sono sottoposte le donne recluse. V. Gallina illustra nel testo Le donne recluse, invisibili e trascurate i contenuti del rapporto, evidenzia i problemi che ormai da anni vengono presentati e illustra  le ragioni da cui  scaturiscono le proposte, ancora non tradotte in normative  ed azioni coerenti con le finalità che la Costituzione italiana attribuisce alla detenzione.

  R. Bramante, Il fascino del cunto, ovvero del racconto, ricostruisce una narrazione che si potrebbe definire  appartenente al genere dei romanzi di formazione.  “Una vita compiuta prova a rispondere a una chiamata: che cosa puoi essere o fare solo tu?”  è la destinazione  che  A. D’Avenia  chiama “una libera risposta a ciò che la vita offre e che brilla già nell’infanzia” Il racconto ricostruisce il  percorso di due figli d’arte,  una appartenente al  mondo del cinema, l’altro allo spettacolo  popolare animato dai PUPI siciliani , che hanno prodotto un docufim, che ora gira in scuole e università da Gela alla Toscana. E’ un viaggio che  attraversa il mito, la storia antica e moderna, i personaggi ed i paesaggi ricchi di suggestioni e di fascino in una Sicilia non indifferente a quanto accade e a quanto deve e può essere comunicato ed espresso. In questo modo ragazzi e ragazze  si accostano a straordinari mondi di poesia e magia, e nello stesso tempo alla  riflessioni  su contenuti di  educazione civica, su temi della lotta  alle mafie e al  ricordo di vittime innocenti.

 

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