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NUOVE SCUOLE SMART PER MILANO

Pubblicato il: 20/04/2017 14:04:07 -


Abbandonare la via della tradizione verso l'innovazione
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Si è svolta a Made Expo presso Fiera Milano Rho, manifestazione dedicata al comfort abitativo, sostenibilità e innovazione nell’edilizia (8-11 marzo 2017), il primo tempo della giornata di ScuolaMilano, presentazione alla città del nuovo modo di concepire gli edifici scolastici, promossa dagli Assessorati Educazione e Istruzione e Lavori pubblici e Casa.

Le scuole di Milano contano 80.000 abitanti (la terza città della Lombardia dopo Milano e Brescia) e da oltre quarant’anni non se ne costruiscono di nuove. Oggi finalmente l’annuncio alla città del progetto di nuove scuole per Milano, a partire da via Viscontini 7 e via Strozzi 11, nuovi edifici in classe energetica A4, che dovrebbero essere pronti per l’ingresso degli alunni già a partire da settembre 2018.

Dopo l’accordo con Federlegno, il Comune ha fatto la scelta di innovare i materiali, scegliendo il legno, e di innovare le procedure all’insegna di smart building, progettati secondo canoni di sostenibilità, risparmio energetico, comfort e innovazione dei modelli progettuali.

La nuova edilizia scolastica non può più prescindere, infatti, dal cambiamento dei paradigmi della didattica, a favore di una progressiva destrutturazione dell’aula per il cooperative learning e di una “scuola che sa di casa”, che concepisce cioè gli spazi come alleati e strumenti per proporre pratiche di didattica innovativa e inclusiva, ove si instaura una relazione educativa ed esistenziale.

Due i nuovi edifici scolastici già progettati e i cantieri aperti con la bonifica e la demolizione dei vecchi edifici scolastici: uno nel Municipio 8 e il secondo nel Municipio 6. Entrambi gli edifici sono concepiti come civic center e non soltanto come scuole, fruibili anche dalla cittadinanza nella logica della gestione del bene comune per un’educazione collettiva permanente, orientata a riqualificare l’intero quartiere.

Gli involucri progettati sono altamente performanti, con tratti e cromie più urbane verso la città e più naturali verso gli spazi verdi del parco; lo sviluppo plurivolumetrico degli edifici è funzionale alla piena integrazione con il parco urbano e alla creazione di ‘aule verdi’ all’aperto per sviluppare capacità di osservazione, sensibilizzazione tattile e olfattiva e conoscenza botanica.

Pareti mobili telescopiche da utilizzare in modo flessibile, unite a pozzi di luce e lucernari, consentono di privilegiare in ogni momento della giornata la luce naturale; sistemi di schermature del sole evitano fenomeni di abbagliamento all’interno delle aule, ove l’utilizzo delle tecnologie per la didattica è sempre più diffuso, a partire dalla lavagna interattiva multimediale.

Un sistema domotico consente la gestione ottimale di illuminazione e climatizzazione, affidata a impianti di ricambio dell’aria ad alta efficienza per il comfort igrotermico. Il comfort acustico nelle aule e negli spazi comuni è garantito dall’uso di materiali fonoassorbenti di ultima generazione.

Il secondo tempo della giornata, a Palazzo Marino, approfondisce anche il binomio pedagogia e spazio, entrando nel merito della nuova cura dell’ambiente di apprendimento in edifici scolastici impegnati nella riqualificazione degli spazi: due istituti comprensivi – il Thouar Gonzaga (Municipio 5) e il Cavalieri (Municipio 1) – presentano rispettivamente il progetto Scuola senza zaino e Aula da sogno, la prima scuola in Italia interamente bonificata sotto il profilo acustico.

La responsabile della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica, architetto Laura Galimberti, plaude a questa occasione utile per raccogliere e approfondire le esperienze in corso a Milano, esemplari sia dal punto di vista tecnico-architettonico, che sotto il profilo pedagogico-didattico.

Le scuole in Italia sono 42.942, un patrimonio fragile e anche piuttosto trascurato. Il Governo nell’ultimo triennio ha messo impegno e finanziamenti ingenti, permettendo anche agli enti locali di derogare ai vincoli di bilancio per gli interventi in materia di edilizia scolastica. Tante le azioni in corso, dallo Sbloccascuole a Scuole nuove, dall’Osservatorio per l’edilizia scolastica alla task force di supporto, al Concorso per 51 scuole innovative. Il cammino è tracciato; non bisogna fermarsi, anzi bisogna accelerare il più possibile il passo.

Rita Bramante

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