Alle Nuove Gallerie del Museo della Scienza va in scena Leonardo

Traguardo storico per il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che ha aperto al pubblico le Nuove Gallerie Leonardo http://www.museoscienza.org/it/leonardo/gallerie, la più grande esposizione permanente al mondo dedicata a Leonardo da Vinci ingegnere, umanista e indagatore della natura.

Un punto di riferimento internazionale, che è il frutto degli studi più all’avanguardia, del contributo di istituzioni culturali diverse e di quattro anni di lavoro di una equipe motivata e entusiasta, coordinata da Claudio Giorgione[1] con la collaborazione di Pietro Marani, professore di Storia dell’Arte moderna del Politecnico di Milano e dell’architetto scenografo franco-svizzero François Confino, ispiratore di installazioni immersive e innovative soluzioni multimediali.

Una vera rivoluzione della storica galleria all’interno del Museo, inaugurata nel 1953 per i 500 anni della nascita di Leonardo, dopo il grande evento culturale attorno alla figura dell’artista vinciano ospitato nel 1939 presso il Palazzo dell’Arte. Questo importante progetto di riallestimento ideato per celebrare i 500 anni dalla morte https://www.leonardocinquecento.it/ ha creato “un luogo fantastico dedicato a Leonardo”, come l’ha definito all’inaugurazione il ministro dei Beni e attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

 

Il Museo ha in un certo senso musealizzato in modo diverso gli oggetti espositivi della propria collezione, facendone vedere il movimento e i meccanismi, anche grazie alla scoperta nel 1967 dei due codici di Madridhttps://www.leonardodavinci-italy.it/codici-di-madrid sull’anatomia della macchine, indagate come il corpo umano, di cui si erano perse le tracce per un errore di catalogazione.  Non più oggetti immobili, ma animati, con un arrangiamento teatrale dinamico che porta il visitatore a diventare protagonista e esploratore interattivo.

Leonardo è il personaggio che meglio rappresenta l’esempio del grande genio creativo italiano, si è dimostrato incline a leggere il mondo con una visione unitaria e nella sua opera arte e scienza sono sempre inestricabilmente legati. Ci sorprende per la sua curiosità e la sua intelligenza creativa, per i progetti avveniristici applicati ai più diversi campi del sapere, dalla tecnologia, all’idraulica, all’anatomia, alla musica e per i suoi dipinti ammirati ogni anno da milioni di visitatori. Nelle Nuove Gallerie la figura di Leonardo da Vinci è immersa nel contesto storico e culturale in cui visse ed operò, in un dialogo e confronto con i suoi contemporanei che ne evidenzia e valorizza i tratti unici non tanto di genio isolato, quanto piuttosto di eccezionale uomo del suo tempo: scopriamo così Leonardo protagonista, ma anche spettatore del Rinascimento, all’interno di una temperie culturale vivace di umanisti, ingegneri poliedrici e artisti raffinati; Leonardo inventore, ma anche artefice del perfezionamento e della messa a punto di idee altrui. La parola chiave è ‘attenzione’, in quanto le tecnoscienze ora come allora richiedono applicazione continua, curiosità, impegno, cursus honorum, sottolinea il Direttore Fiorenzo Galli, giustamente orgoglioso di questa operazione culturale che ha visto il coinvolgimento di tanti partner pubblici e privati.

Ad attendere il pubblico una spettacolare scenografia per vivere un viaggio che, a partire dalla Firenze del Quattrocento, ripercorre la formazione toscana di Leonardo accanto agli ingegneri, fino al soggiorno nella Milano degli Sforza. Il filo conduttore della visita è sia cronologico che tematico, per consentire di seguire i diversi ambiti di studio, ricerca e applicazione a cui Leonardo si è dedicato: un percorso tra l’ingegneria militare, il lavoro e la produzione, i fenomeni naturali, il volo, le vie d’acqua, l’architettura e la pittura lombarda del Rinascimento.

Un investimento dell’anno leonardesco che è destinato a lasciare traccia nel tempo e un passo avanti importante nella diffusione della cittadinanza scientifica tra le nuove generazioni e gli appassionati di ogni età.

[1]Lavora a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci dal 1997 ed è Curatore del Dipartimento “Leonardo, Arte e Scienza”. È autore del volume Leonardo da Vinci. La collezione dei modelli, edito dal Museo nel 2009, e di numerosi saggi dedicati all’artista.

 

Rita Bramante