La scuola dell’inclusione. Spunti di riflessione a margine dell’indagine PISA 2022
Come inserire gli studenti SEN ( BES) nel processo di “valutazione di sistema” operata dall’indagine PISA? Come si devono adattare lo strumento e le modalità di somministrazione delle prove per rendere evidente la capacità di un sistema educativo di includere questi studenti, mantenendo le finalità , i contenuti e la scientificità della indagine? Come eliminare le barriere che escludono e dare una rappresentazione coerente delle capacità di includere tutti/e entro i sistemi scolastici ? Queste sono le domande che introducono i materiali di lavoro raccolti nel breve testo Mapping Study for the Integration of Accommodations for Students with Special Education Needs (SEN) in PISA ( OECD 5 Marzo 2024). Non si tratta di affrontare il problema della valutazione formativa versus o a favore della valutazione di sistema, ma, fermo restando l’obiettivo di PISA OECD di produrre valutazioni di sistema, si affronta il problema di misurare e comparare la capacità di includere tutti gli studenti entro i diversi sistemi educativi. Questa pubblicazione, infatti, con buona pace di chi sogna il ritorno di classi differenziali e quant’altro, risponde alle richieste di alcuni paesi che, di fronte all’aumento del numero di studenti SEN entro i sistemi scolastici oggetto di rilevazione, propongono “aggiustamenti / adeguamenti” necessari a garantire anche a questi ragazzi/e la possibilità di dimostrare le loro capacità. La scommessa non sarebbe affatto quella di presentare test, prove diverse, differenziali, ma di adattare lo strumento, adeguando le piattaforme, aggiungendo supporti tecnologici e sostegno di operatori, che possano fornire assistenza. Molti di questi adattamenti già sono in uso nelle rilevazioni nazionali ,p.e. ingrandimento della dimensione dei caratteri, aumento del contrasto delle immagini, lettura del testo ad alta voce, descrizioni di immagini, video, ecc. e modifica delle modalità di somministrazione, p.e. ampliamento dei tempi di esecuzione dei test ecc.
L’obiettivo fondamentale è rimuovere le barriere, cognitive, fisiche ed emotive che impediscono all’alunno/a di svolgere attività richieste a tutti /e. Non si vuole quindi esclusivamente utilizzare il test (PISA In questo caso) per valutare tutta la popolazione scolastica, ma garantire a tutti e tutte una completa inclusione nelle diverse attività , che si realizzano nelle scuole, al fine di avere un quadro completo sul grado di inclusività del sistema.
In USA La Valutazione Nazionale del Progresso Educativo (NAEP) ha messo a disposizione alcuni “aggiustamenti” per i disabili ,integrando gli strumenti di accessibilità entro l’UD (universal design) per la valutazione. Elementi UD già inclusi nel NAEP sono: lo zoom, la sintesi vocale ecc, e in prospettiva anche il prolungamento dei tempi della prova.
Come si definisce un accomodamento giusto, valido e soprattutto efficace, che sia in grado di collocare le prestazioni di tutti e tutte entro un sistema scolastico?
Una sistemazione/ aggiustamento / adeguamento valido è quello che sa “parlare con la natura della disabilità stessa”, e fornire , come risultato, informazioni significative circa gli studenti, senza porre l’obiettivo di verificare il raggiungimento di punteggi ottimali ovvero attivare meccanismi di competitività.
Si introduce così il concetto di “spinta differenziale” che consente il confronto tra coetanei, dotati di abilità diverse, che permette di verificare un’ “ipotesi di interazione” tra prova accomodata e disabilità e quindi di interpretare, anche questa, come variabile in un processo di educazione/ formazione efficace.
Vengono quindi proposti tre modelli di approccio alla disabilità
Strumenti per “stabilire un dialogo con la disabilità” parlarle e ascoltarla , come base di un processo inclusivo.
Obiettivo centrale della decisione di accogliere uno studente, qualsiasi studente, è la precisa identificazione dei suoi bisogni. Ai fini di una valutazione internazionale su larga scala dei sistemi educativi/formativi , questo è l’obiettivo di PISA, un primo passo importante consiste nell’esplicitare come nei diversi paesi/economie del mondo globale, vengono identificati, riconosciuti e “classificati” gli studenti SEN.
Definizioni e modalità di accertamento , alcuni esempi:
la Norvegia, fornisce solo una definizione generale- “alunni che non hanno o non possono ottenere benefici soddisfacenti dall’ordinaria offerta educativa, hanno diritto a un’educazione specificamente dedicata” (Legge sull’istruzione, § 5-13).
Altri paesi propongono categorizzazioni dettagliate.
In USA , l’ Individuals with Disabilities Education Act (IDEA) individua tredici diversi gruppi di studenti disabili, che necessitano di interventi educativi mirati: disturbi specifici dell’apprendimento, altri problemi di salute, autismo , disturbi emotivi, disturbi della parola o del linguaggio, disturbi visivi, disabilità (inclusa la cecità), sordità, disturbi dell’udito, sordo-cecità, malfunzionamenti ortopedici, disabilità intellettiva, lesione cerebrale traumatica e multipla. Altri paesi/economie, p. e. il Portogallo, si sono mossi più recentemente, evitando qualsiasi forma di categorizzazione, abbandonando così etichette specifiche, per indicare la condizione di studente disabile.
L’OECD ( 2012) fornisce una definizione ampia: gli studenti sono in genere riconosciuti disabili se “non sono in grado di beneficiare dell’istruzione scolastica disponibile per i bambini della stessa età, senza ulteriori supporti o adattamenti dei contenuti degli studi” Al di là di questa definizione molto ampia, in molti paesi vigono categorizzazioni nazionali che includono condizioni legate a menomazioni fisiche e all’apprendimento, a disabilità e disturbi mentali; le differenze di terminologia utilizzata etichettano spesso condizioni simili .
Come vengono identificati gli studenti SEN in PISA
In Pisa i paesi partecipanti registrano la presenza di studenti con disabilità, sia quelli che li includono che quelli che li escludono dalla indagine, utilizzando due codici : Codice 1 Disabilità fisiche o sensoriali ; Codice 2 disabilità cognitive ,comportamentali, emotive.
Viene richiesto di descrivere il processo usato nel proprio paese per identificare questi studenti, distinguendo le procedure nei due codici sopra indicati ( nei 24 paesi che hanno risposto a questo approfondimento si notano sia procedure simili , ma anche procedure molto diverse ed in genere una mescolanza di elementi comuni e diversità nelle procedure )
Australia, Ungheria ,Spagna , e USA sottolineano la prevalenza di diagnosi ufficiali, spesso fatte da professionisti, medici o psicologi; altri piuttosto si affidano al personale scolastico ( docenti e presidi giocano un ruolo importante nel valutare abilità e bisogni, basandosi sulla interazione educativa ), è il caso di Brasile, Irlanda e Giappone.
Le differenze consistono nel grado di affidamento/ dipendenza in relazione all’ approccio medico versus l’approccio educativo ( la Nuova Zelanda utilizza una quantità di diverse fonti di informazione, che includono anche i genitori ). Alcuni paesi mantengono ancora scuole speciali per studenti con gravi disabilità, che permettono loro di partecipare anche a momenti di valutazione (vedi rep. Ceca e Nuova Zelanda), mentre molte diversità dipendono dalle diverse strutture istituzionali , negli stati federali le classificazioni e collocazioni dei SEN variano sulla base di definizioni dei governi locali
I diversi approcci dimostrano bene il complicato equilibrio che si determina/non si determina tra diagnosi medica e valutazione educativa , ma obiettivo comune è assicurare che ogni studente , anche se disabile, possa partecipare, in modo adeguato alla sua condizione, anche al processo di valutazione .
Vittoria Gallina