Sulle tue ali… domani - Education 2.0

SULLE TUE ALI
povero piccolo uccellino
non hai potuto imparare a volare
non a librarti libero
là dove la Terra dà la mano al Cielo.
È troppo misero il corpo di un vivente
per contenere le profondità dell’anima, le vette del cuore.
Enormi ali e grandi occhi, lunghi capelli e un gatto: Fafou. Mi dispiace Sabine,
mi dispiace con tutto il dolore del mondo
Te ne sei andata portando con te i tuoi tesori
e ci hai lasciato polvere d’oro per far brillare i giorni.
Non tutto è perduto amica mia,
nessuno può dimenticarti, sei un marchio a fuoco nell’anima mia
per questo voglio farti un regalo:
con i tuoi occhi guarderò San Francisco e New York,
scoprirò per te il mistero dell’Oriente
vedrò tutto ed entrerò nell’anima delle cose e dei saperi volerò,
volerò, volerò, volerò….
povero piccolo uccellino,
sulle tue ali

Mi piacerebbe condividere con i miei coetanei la lettura delle poesie di una bambina francese: Sabine Sicaud (nata nel 1913 e morta nel 1928).
L’ho scoperta per caso, leggendo la rivista di poesia “Fili d’Aquilone”.
Era una bambina molto sensibile e, anche se molto giovane, sembrava conoscere uno a uno tutti i segreti della vita… forse per questo se ne è potuta andare così presto.
Ho scelto, tra tutte le poesie, quella che mi sembra più adatta anche a noi ragazzi appartenenti a un secolo d’oro… ci leggo la stessa ansia di crescere e di curiosare come si vive dall’altra parte del mondo, non per coglierne le diversità, ma per Amore della Vita e degli Esseri tutti.
Per ultima la poesia che le ho dedicato…

DOMANI
Vedere tutto – vi ho detto che volevo vedere tutto,
vedere tutto e conoscere tutto!
Ah! non solo sognarlo… poterlo!

Non contentarsi d’una sola finestra
per lo stesso orizzonte,
ma in ogni paese avere una casa
e bighellonare con gaudio dall’una all’altra – o meglio,
aver casa con ruote
o con ali, da dove gli occhi
possano arrivare lontano, sempre più lontano! Attesa
di un non so che… dell’attesa voglio la chiave.

Conoscere tutto… tutto dell’universo profondo,
degli esseri e delle cose,
della terra e degli astri, fino in fondo.
Conoscere il perché
dell’amore per i nomi dei paesi,
quei nomi, che ronzano all’orecchio con insistenza
come se chiamassero da molto tempo,
da sempre – nomi immensi
di cui si è pervasi,
o minuscoli nomi, quasi ignorati.

Lunghi paesi bianchi del nord, paesi dorati
del sud o del levante intriso di mistero…
paesi giovani, dalle città chiare:
New York, San Francisco, Miami, luci,
baccano, velocità, spazio…

Ah! Impregnarmi di tutto, sapere tutto dei minuti che scorrono,
di quelli che verranno…
Domani, come ti amo!

Socchiudo appena gli occhi, alzo la fronte,
comincio a capire.
Immaginavo, ieri,
la gioia di respirare nel tenero giorno?

Felicità di vedere, d’intuire
l’avvicinarsi di qualcuno e rabbrividire;
quanta grazia, colori, suoni…

Regno della vita!

***
Immagine in testata di pixabay (licenza free to share)

Martina Di Perna