La letteratura italiana e la cucina
L’esperienza letteraria di studenti adulti di un professionale.
La classe 5^A del corso serale dell’IISS “E. Majorana” di Bari, sede di Casamassima (BA), indirizzo Enogastronomico, ha realizzato un e-book sulla piattaforma Epubeditor dal titolo Un banchetto letterario: la letteratura italiana e cucina, visionabile a questo link al dopo essersi registrati gratuitamente sulla piattaforma.
Si tratta di una classe composta da alunni adulti che, senza aver conseguito un diploma in età scolare, hanno deciso di rimettersi in gioco sia per un miglioramento della vita lavorativa sia per un riscatto personale. Ad essi si affianca un gruppo di giovani che hanno deciso di completare il proprio percorso di studi, ritenendo estremamente necessario implementare le proprie competenze professionalizzanti con un percorso di studio specifico e metodologicamente strutturato.
Gli alunni interessati dimostrano una grande passione: la cucina, non solo come hobby, ma anche come opportunità lavorativa. Tuttavia, accanto alle loro competenze lavorative, ritornati a scuola,
hanno maturato un grande desiderio di apprendere, in maniera più strutturata, contenuti diversificati che vanno dalla letteratura italiana alla matematica, dalle lingue inglese e francese al diritto, nell’ottica di un lifelong learning, produttivo e davvero significativo per la loro vita personale e professionalizzante.
Il corso serale diventa un corso dove gli alunni imparano per se stessi e per il loro lavoro, un corso di scuola dove l’umanesimo si intreccia con la professionalità, con un connubio e un’osmosi perfetta per lo sviluppo significativo della persona.
Il progetto è partito dalla consapevolezza che il cibo è insieme necessità e piacere, segno inequivocabile di potere, controllo e supremazia; la tavola può unire o dividere, mescolare o ribadire le differenze di classe; il cibo è simbolo di prosperità, di vita, di abbondanza, ma anche metafora di possibile caduta e peccato originario.
Nella letteratura italiana la centralità del cibo è stata evidente fin dall’inizio e ribadita in ogni passaggio d’epoca. Il cibo è stato ed è visto non solo come elemento reale, ma anche come metafora.
Si pensi al valore metaforico del cibo nella Commedia e nel Convivio di Dante o nelle novelle del Decameron di Boccaccio, alla grande abbuffata di Margutte raccontata da Pulci, alla polenta
descritta ne I promessi sposi, l’unica ricchezza culinaria dei poveri, al progresso della cucina futurista, alla fantasia gastronomica di Calvino.
Il progetto, quindi, è nato dall’intento di esplicitare le potenzialità formative che la letteratura offre agli studenti e di promuovere l’integrazione tra i diversi saperi che è indispensabile per la costruzione di competenze. Pensare per competenze comporta due condizioni: una didattica centrata sui discenti e uno sguardo concretamente rivolto al mondo che circonda la scuola.
Con queste premesse, pertanto, il lavoro ha inteso coinvolgere la letteratura, la storia e l’enogastronomia, affinché questi saperi si unissero e offrissero un contributo reale alla formazione culturale degli studenti, in una visione interdisciplinare e pluridisciplinare.
Sono stati scelti i seguenti testi: Dante, Convivio e Purgatorio; Speculum perfectionis; F. Petrarca, Sonetto 9 dal Canzoniere; G. Boccaccio, Novelle VIII, 3 e VI, 2; L. Pulci, versi dal Morgante; P. Verri, Il caffè; A. Manzoni, un brano da I promessi sposi; G. Pascoli, Il risotto romagnuolo e La piada, M. Moretti, La Piè (Il pane dei poveri); F. Marinetti, Il manifesto della cucina futurista; U. Saba, Polpette al pomodoro; G. Rodari, Gli uomini di burro; I. Calvino, La distanza della luna.
Gli alunni li hanno analizzati e li hanno poi riscritti, utilizzando altre tipologie testuali.
Partendo dal Convivio, ad esempio, gli alunni hanno prodotto una ricetta del sapere:
Ingredienti: 1 kg di gioia; 1 kg di emozione; 1 kg di creatività; 1 kg di fantasia; 1 kg di ricerca; 1 kg di analisi; 500 gr di carta e penna 500 gr di digitale; 1 kg di libri; infinite parole; 1 kg di competenze; un pizzico di follia; pazienza e tempo q.b.; consapevolezza e disponibilità ad apprendere q.b.
Preparazione: Disponi il tuo cuore e la tua testa all’apprendimento: serve silenzio, concentrazione e tanta gioia. Usa consapevolezza e disponibilità ad apprendere in ogni passaggio della ricetta.
Prendi gioia, emozione, creatività e fantasia e aggiungili alla ricerca e all’analisi. Con carta e penna e col digitale frulla il tutto e spalma il composto sui libri. Crea infinite parole con competenza e un pizzico di follia. Usa pazienza e tempo quanto basta per mescolare gli ingredienti.
Il tutto va cotto sul tuo cuore e nella tua testa per l’eternità. La conoscenza sarà pronta ogni volta che testa e cuore saranno disposti ad accoglierla. Buon appetito.
Gli alunni della classe che hanno partecipato al progetto hanno dimostrato un grande sentimento di risveglio culturale.
Il testo letterario, legato alla tematica gastronomica, è diventato, in questo modo, uno stimolo perenne di riflessione. Dalla valutazione degli elaborati degli alunni si è potuto notare una poca
attitudine all’analisi del testo: si tratta di alunni di un corso serale, con poca esperienza nella pratica dell’analisi testuale, anche perché molti non hanno frequentato il primo biennio.
Nonostante la prima fase delle attività non abbia prodotto risultati eccellenti, gli esercizi di riscrittura mostrano una spiccata attitudine alla riappropriazione del testo in chiave personale.
Gli alunni si sono confrontati con l’elaborazione di testi di diversa tipologia, scritti dopo aver analizzato il testo letterario. I testi prodotti sono stati ricette, saggi, poesie e racconti, a seconda
dell’inclinazione “letteraria” del singolo studente.
La creazione dell’e-book ha permesso agli alunni di confrontarsi anche con il mondo digitale, nell’ottica di acquisizione di competenze sempre più specifiche.
Il lavoro ha raccolto anche aforismi e detti sul cibo, e sulla cucina in genere, e una breve storia dell’alimentazione.
Anche in un corso serale la centralità del testo letterario è stata ancora una volta un successo.
L’interdisciplinarietà, unita alla passione per la conoscenza, risulta vincente per alunni che si rimettono in gioco e credono nella formazione perenne e continua.
Filomena Montella