Gratitudine
Andrea ci ha lasciato. Abbiamo perso un punto di riferimento e un amico generoso. Molti di noi lo hanno conosciuto negli anni ed hanno apprezzato sempre la sua serietà, la competenza, la tenacia in tutto quello che faceva, è stato compagno attento e consapevole in tante battaglie. Ci mancherà la sua dolcezza e la sua modestia di studioso e divulgatore dei saperi che servono.
La cerimonia per l’ultimo saluto ad Andrea si è tenuta il 23 giugno alle 10:00 presso il tempietto egizio del Verano.
La redazione di Education2.0
Desidero aggiungere qualche parola suggerita anche da quanto emerso nei ricordi su Andrea pronunciati da amici e parenti durante la cerimonia del 23 giugno. Ho conosciuto Andrea solo di recente nella redazione della nostra rivista, gli fu chiesto un aiuto per l’editing degli articoli. Io davo una mano nella pubblicazione sulla piattaforma e, condividendo questi ruoli, è rapidamente nata una profonda intesa fondata per la mia parte su una sincera ammirazione per la sua vasta cultura e per la sua ricca umanità. Appresi, durante il nostro lavoro redazionale, della varietà dei suoi interessi in particolare mi colpì l’impegno nella biblioteca della scuola Perlasca e il complesso lavorio per la stesura e diffusione del libro sullo stabilimento della Penicillina che era diventato negli anni ricovero per emarginati senza tetto. Ma solo durante la commemorazione funebre mi sono meglio reso conto della ricchezza che emanava dalla sua persona. La testimonianza degli amici e compagni ha ricostruito una vicenda umana tipica di un sessantottino, giovane borghese di buona famiglia di intellettuali, che scelse di sposare la causa degli ultimi e della classe operaia decidendo di insegnare nella scuola secondaria e militando nelle Sperimentazioni degli anni 70. Laureato in chimica, coltivò molteplici interessi culturali e didattici con un attivismo instancabile nelle istituzioni politiche e sindacali e poi nell’Enciclopedia Italiana come redattore. Andato in pensione, l’impegno volontario nella scuola Perlasca parallelamente a quello della riscoperta della funzione della fabbrica della penicillina suggellava il senso di una coerenza instancabile intorno alla scuola e ai saperi che per molti di noi, nati nell’immediato dopoguerra, è stata vissuta come una missione per il miglioramento della società che avremmo voluto più giusta e più avanzata.
Raimondo Bolletta
Questi i suoi articoli pubblicati nella nostra rivista.
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