Nella “Piazza Incantata”
Un piccolo contributo da genitore spettatore di una giornata "storica".
Sabato 9 aprile 2016 a Napoli abbiamo assistito ad una lezione di scuola, scuola italiana, alla presenza del Ministro Giannini, all’aria aperta con un po’ di pioggia, ma con tanta tanta gioia da parte di tutti. Non abbiamo assistito ad uno spettacolo ma ci siamo sentiti, dentro quella piazza Plebiscito, un po’ tutti a scuola.
La musica non è creatività, se per creatività intendiamo qualcosa d’altro, più “leggero”, rispetto alle materie come italiano, inglese, matematica, storia ecc. La musica non può e non deve essere alternativa a qualcosa, ma a pieno titolo materia di studio. Perché ? è semplice, perché cantare e suonare è un modo di esprimersi come con la parola, la musica educa alla fatica ma anche alla gioia verso se stessi e verso gli altri.
La musica e il canto creano amicizia, l’accordarsi necessario per produrre suoni o canti adeguati non riguarda solo note e spartiti ma piuttosto tutta la persona: io mi metto in sintonia con te che sei vicino a me, sei il mio compagno di banco, con cui a volte litigo e mi arrabbi,o ma ora per cantare o suonare bene insieme dobbiamo “accordarci” . La musica è un linguaggio universale che crea unità tra le persone, tra i popoli e le nazioni. La musica produce una ricchezza educativa che promuove l’essere umano nella sua integralità.
Durante le prove ci siamo commossi a guardare quei volti di bambini e ragazzi con adulti, insegnanti e genitori, scuole paritarie e scuole statali finalmente insieme, tutti colorati, pronti dopo mesi di prove fatte nelle loro aule di scuola, come tanti pezzi di un puzzle per formare un bellissimo disegno.
Grazie a chi ha organizzato il tutto, ma prima di tutto grazie a chi ci ha creduto; sì, prof. Berlinguer, sabato a Napoli è stato un giorno di scuola, un fantastico giorno di scuola.
Maria Grazia Colombo