‘Effetto Recalcati’. La psicanalisi entra nel sociale.

Giornata carica di gratitudine, simpatia e commozione a Milano a Palazzo Reale in occasione del sessantesimo compleanno di Massimo Recalcati

Esperti e amici hanno raccolto l’invito a colloquiare sul tema “Destini del desiderio nella teoria e nella pratica della psicanalisi” e reso omaggio al pensiero dello psicanalista da prospettive diverse e complementari. I relatori – filosofi, psicanalisti, semiologi e pedagogisti – hanno portato in dono riflessioni, omaggiato approfondimenti e domande aperte, nella cornice di un racconto autobiografico sull’incontro con Recalcati uomo e amico, ispiratore e generoso maestro, per alcuni ‘incontro folgorante’.

Un’occasione preziosa per ricostruire il cammino dello psicanalista, delineare e riconoscere il valore degli aspetti più originali e innovativi del suo pensiero; la prima occasione di questo genere, fatta salva l’introduzione a Massimo Recalcati di Niccolò Terminio. E’ una comunità di studiosi e estimatori che si stringe attorno allo psicanalista, e non soltanto per apprezzarne la pratica clinica quotidiana, l’insegnamento universitario e la produzione letteraria, ben 38 libri negli ultimi 20 anni, che hanno reso leggibile il pensiero di Lacan, di cui è grande mediatore, traduttore e interprete.

Ospite atteso a convegni e eventi culturali, insignito dell’Ambrogino d’oro per il suo contributo al Bene comune, è saggista di grande fecondità creativa. Quello con Massimo Recalcati e i suoi libri è ormai da molti anni un incontro denso di significati anche per genitori e insegnanti, per tutti gli attori di un tipo speciale di semina, quella dell’educazione. Il suo eloquio immaginifico e evocativo aggancia l’uditorio; i temi da lui indagati intercettano le ansie e le attese di chi è impegnato ad accompagnare i giovani a fare le loro scelte. Recalcati suggerisce agli adulti di dare peso alla propria parola, di assumere tutte le conseguenze dei propri atti, di essere credibili e di avere fede nel segreto dei giovani e fiducia nelle loro visioni, nei loro progetti e nella loro forza. Di dare ai giovani il dono più alto della fiducia, anche quando ci appaiono indolenti, pigri e incomprensibili. Il compito primo, più alto e più impegnativo è contribuire ad accendere il fuoco della vita, il desiderio di apprendere e il pensiero critico: perché possa accendersi nel figlio e nell’allievo, il fuoco deve essere vivo innanzitutto nel genitore e nel maestro. Un atto certamente impegnativo, soprattutto oggi di fronte a un salto mortale fra generazioni e in circostanze di mutazione antropologica senza precedenti, ma per questo tanto più doveroso e irrinunciabile.

Il Recalcati politropos, dal multiforme ingegno, non si limita all’azione di cura, mettendo la psicoanalisi al servizio della cura e non viceversa, ma ha profuso e continua a mettere impegno tenace e visionario per portare la psicoanalisi nel sociale, in collaborazione con istituzioni del territorio, scuole, ospedali e penitenziari. Oggi la sua eredità e filiazione è già vasta e disseminata sul territorio grazie all’impegno di equipe multidisciplinari di psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri e pedagogisti, a partire da Jonas Italia, ente di coordinamento di 32 sedi locali impegnate nella cura accessibile a tutti delle nuove  forme di disagio contemporaneo e in attività di divulgazione e prevenzione, insieme a Telemaco, Petit Jonas e Gianburrasca, dedicate alla clinica dell’infanzia e dell’adolescenza, dai disturbi alimentari e del sonno, ai disturbi dell’apprendimento, alle dipendenze, comprese quelle dai videogiochi e dalle tecnologie in genere. Segno che la teoria di Recalcati si è fatta prassi, non senza difficoltà e critiche da parte di una certa psicanalisi da salotto. E presto Jonas parlerà un’altra lingua, a Madrid e Buenos Aires, così come decine delle opere di Recalcati, che circolano in traduzione nel mondo.

Con il suo talento e con un linguaggio che si apre all’altro, senza mai perdere in finezza e in coerenza con se stesso, Recalcati ha fatto anche un’altra operazione coraggiosa e è riuscito a bucare lo schermo televisivo, non da ospite, ma da conduttore, portando i temi della famiglia e della coppia, il lessico familiare e quello amoroso al grande pubblico di Rai3, con la complicità di personaggi dello spettacolo e il supporto di filmati, e immagini di repertorio: non solo lezioni di psicoanalisi alla portata di tutti, ma anche lezioni di buona televisione.

E’ appena uscito il suo nuovo libro, ‘Nuove melanconie. Destini del desiderio nel tempo ipermoderno’[1] , che indaga il ritiro sociale del soggetto, la sua introversione melanconica e il muro come il simbolo inquietante del nostro tempo.

 

 

Per approfondire:

TERMINIO, Introduzione a Massimo Recalcati. Inconscio, eredità, testimonianza, Il Melangolo, 2018.

RECALCATI, Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre, Milano, 2013.

M. RECALCATI, L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento, Torino, 2014.

M. RECALCATI, Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato, Milano, 2017

M. RECALCATI, A libro aperto. Una vita è i suoi libri, Milano, 2018.

 

https://www.massimorecalcati.it

https://www.jonasonlus.it/

[1] M. RECALCATI, Nuove melanconie, Cortina ed., 2019

Rita Bramante