Il numero 82
Indice
Vittoria Gallina a Mauro Palma Spazio e tempo senza libertà
Rita Bramante Algoritmi quotidiani e opinione pubblica algoritmica
Raffaele Josa La grande malattia, dalla inclusione all’isolazione
Presentazioni
L’intervista di Vittoria Gallina a Mauro Palma sul Rapporto che il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha presentato al Parlamento il 20 giugno scorso acquista un significato particolare perché, a conclusione di un settennato di intenso lavoro, presenta una ricca e significativa riflessione sulla necessità di “non rendere meramente enunciativi i principi che la nostra Costituzione sancisce”, in particolare in relazione al tema della “disattesa finalità tendenziale delle pene che deve risiedere nella rieducazione” della persona a vario titolo reclusa e quindi nel ritorno, nella restituzione ai diversi contesti sociali di riferimento.
L’articolo di Rita Bramante Algoritmi quotidiani e opinione pubblica algoritmica, guida una riflessione, ricca di riferimenti a testi e a importanti progetti di ricerca attuali ( progetto Algocount), su l’ uso intensivo di tecnologie che governano oggi circolazione di notizie, opinioni, informazioni ecc. e sulla necessità di indagarne i vari aspetti. Lo scopo è quello di rendere praticabile una condotta di vita digitale sana, accrescendo la consapevole conoscenza degli utenti sui “processi di circolazione di contenuto” governati dagli algoritmi.
Raffaele Josa, La grande malattia, dalla inclusione all’isolazione, mette in evidenza un fenomeno che dovrebbe essere ben presente a chi , a vario titolo e con diverse competenze, si occupa del sistema di istruzione italiano: il calo demografico, da un lato e, dall’altro, l’aumento di studenti con disabilità. Con estrema precisione fornisce dati relativi all’incremento del fenomeno e della “quantità” del personale educativo, dei docenti di sostegno e di operatori di cooperative dedicati. Si interroga, anzi ci interroga, sulla necessità di leggere le ragioni di questi processi di medicalizzazione esasperata, che rischiano di vanificare qualsiasi progetto educativo finalizzato a modalità adeguate di socializzazione e inclusione.