Numero 126 (in progress)
Articoli pubblicati nel mese di Febbraio (elenco provvisorio)
Queste presentazioni sono aggiornate man a mano che gli articoli sono pubblicati. Alla fine di ciascun mese l'indice e le presentazioni sono inviate per email ai lettori che hanno segnalato il loro interesse ad essere informati.
Presentazioni
L’articolo L’educazione dimenticata: il declino della scuola nel Sud Italia di Sebastiana Fisicaro offre un’analisi approfondita della crisi educativa che affligge il Meridione. Attraverso una narrazione vivida e dati allarmanti, il testo evidenzia il degrado strutturale delle scuole, l’alto tasso di dispersione scolastica e le difficoltà di studenti e docenti in un contesto di disinteresse istituzionale e scarsità di risorse. Tuttavia, l’articolo non si limita alla denuncia, ma esplora anche iniziative virtuose come le “Scuole Aperte” e i progetti regionali che dimostrano come, con il giusto sostegno, sia ancora possibile contrastare il declino e rilanciare l’istruzione nel Sud Italia
L’articolo di Rita Bramante Infanzia e tempo schermo esplora l’impatto negativo dell’uso eccessivo degli schermi nell’infanzia, paragonandolo alla leggenda del Pifferaio Magico. Il seminario “L’attenzione contesa” ha evidenziato come la prolungata esposizione ai dispositivi possa compromettere lo sviluppo cognitivo, motorio e sociale dei bambini. Studi mostrano che l’eccessivo tempo davanti agli schermi riduce il gioco all’aperto, la lettura e le interazioni sociali, portando a deficit di attenzione, isolamento e perdita di manualità nella scrittura. Esperti come Simone Lanza e Simona Gavinelli sottolineano l’importanza della scrittura a mano per lo sviluppo cerebrale, mentre Brunella Fiore invita gli adulti a riflettere sul proprio uso degli smartphone. Le famiglie più istruite limitano il tempo schermo, mentre quelle con minori risorse tendono a permettere un uso più esteso. Il contrasto tra la Silicon Valley, che vieta l’uso dei dispositivi nelle scuole, e il marketing digitale aggressivo rivolto ai bambini, solleva interrogativi sulla necessità di regolamentazioni più rigide. Daniele Novara e altri esperti propongono un’educazione digitale consapevole, promuovendo esperienze sensoriali attive come il metodo Montessori, in alternativa agli schermi. L’articolo conclude con un appello a genitori e istituzioni per un’azione immediata a tutela dell’infanzia.
Vecchi concorsi e nuove figure professionali nella scuola di Gian Carlo Sacchi. Negli ultimi anni, il sistema di reclutamento nella scuola italiana ha affrontato sfide complesse, legate soprattutto alla precarietà del personale docente e alla necessità di adeguare le competenze degli insegnanti alle nuove esigenze educative. La tradizionale instabilità degli organici e il ricorso ai supplenti hanno reso difficile una pianificazione efficace delle assunzioni, mentre il PNRR ha cercato di introdurre percorsi di formazione e carriera più strutturati. Tuttavia, la coesistenza di vecchi concorsi riservati e nuove modalità di selezione rischia di rallentare il processo di innovazione. Questo articolo esplora le trasformazioni in atto nella scuola italiana, tra nuove figure professionali, riforme mancate e la necessità di un sistema più moderno ed efficiente.
Il recente intervento normativo sulla valutazione degli studenti, sancito dall’Ordinanza Ministeriale del 10 gennaio 2024, introduce significativi cambiamenti per la Scuola Primaria e la Secondaria di primo grado, con l’obiettivo dichiarato di rendere il sistema più chiaro e trasparente. Tuttavia, queste modifiche – tra cui il ritorno ai giudizi sintetici e l’assegnazione del voto numerico per la condotta – sollevano interrogativi sulla loro reale efficacia nel tracciare il percorso formativo degli studenti. L’articolo Davvero sarà tutto più chiaro? di Antonella Zampieri analizza criticamente queste nuove disposizioni, evidenziando i rischi di semplificazione e impoverimento del processo valutativo, nonché le possibili ripercussioni sulla didattica e sulla comunicazione scuola-famiglia.