Numero 104

Pubblicato il: 25/10/2023 02:45:14 -


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Indice

Susanna Marietti,  Reato di tortura e i valori fondanti della convivenza

Giancarlo Sacchi,  Il PNRR e il piano delle mense scolastiche

Fiorella Farinelli , ITS Academy, una scommessa vincente ?

Rita Bramante, Marc Augé, antropologo dei “non-luoghi”o della surmodernità

Presentazione

Solo nel luglio del 2017  è stato introdotto nel codice di diritto penale italiano il reato di tortura, è di questi giorni la notizia che il governo intende intervenire (in che senso?) su  questa norma. L’articolo di Susanna Marietti ripercorre la storia del riconoscimento di questo reato nel nostro paese, Reato di tortura e i valori fondanti della convivenza, a partire dal 1989 , quando l’Italia ratificò la Convenzione contro la tortura, che le Nazioni Unite avevano, già cinque anni prima,  stabilito e mette in luce l’importanza di una norma che rimanda ai valori fondanti della  nostra convivenza civile  in uno stato di diritto, basato su una educazione volta a diffondere e rafforzare  la comprensione dei meccanismi che regolano la democrazia. Per queste ragioni la norma va mantenuta nella sua integrale formulazione.

Giancarlo Sacchi, offre un utile contributo, Il PNRR e il piano delle mense scolastiche, alla comprensione di quanto sta accadendo nella “messa a terra” di interventi importantissimi previsti nel PNRR. In questo senso il caso delle mense scolastiche mette bene in luce la specificità di interventi necessari per garantire servizi efficaci. L’articolo infatti analizza tutti i soggetti istituzionali che sono responsabili della garanzia del diritto allo studio  per tutti, che appartengono a tre filoni culturali e amministrativi molto diversi, dalle  strutture edilizie, alle politiche assistenziali e di welfare, ai progetti didattici innovativi. A tutto questo si aggiunge la giusta esigenza di dar vita a metodologie partecipative attraverso il coinvolgimento dei vari soggetti fruitori, beneficiari, erogatori di servizi. Molte giuste esigenze, molte domande, molti i  rischi di fallimento; il numero di progetti  “completi” presentati/avviati non sembra  giustificare troppo ottimismo, ma nello stesso tempo evidenzia la centralità delle istituzioni scolastiche in questi processi.

ITS Academy, una scommessa vincente ?, questa è la domanda che Fiorella Farinelli pone nel dar conto del Rapporto realizzato dall’Università degli Studi di Milano e presentato all’inizio di questo mese dalla Fondazione Agnelli, che lo aveva commissionato. Il riferimento puntuale a quanto accade in  paesi della UE, ma non solo, dove una istruzione terziaria professionalizzante è un punto acquisito da tempo, caratterizzante  solide offerte formative in questo settore, permette di leggere  la situazione italiana  da molti punti di vista. La mancanza di una strategia di lungo respiro e, nello stesso tempo, la scarsa attenzione alla comprensione della situazione italiana, in cui si affiancano le gravissime disparità territoriali del sistema scolastici, ma soprattutto del sistema  economico/produttivo  nel suo complesso, provvedimenti di riforma ( vedi legge 99/2022) non accompagnati nella  fase di  stentate e  difficili  attuazioni, la stabilità  di  futuri investimenti e quant’altro, sono questi  gli aspetti che il Rapporto analizza in modo puntuale in  un lavoro ricco di informazioni, ma anche di utili indicazioni che, non sembra, trovino riscontri o risposte nelle parole  ottimistiche del ministro Valditara. Il rischio del consolidamento di un “non sistema”, in cui emergono isolate, anche se pregevoli, eccezioni, sembra essere il massimo, che questo paese riesca a produrre.

 

Le modalità di sistemi di comunicazione, ormai  consolidati,  consumano spesso espressioni e parole nuove, che sono il frutto di studi innovativi di fenomeni che riguardano, nel profondo, i contesti sociali di vita dei cittadini del mondo globale. La bella sintesi di Rita Bramante, Marc Augé, antropologo dei “non-luoghi”o della surmodernità, permette di seguire, in una ricostruzione puntuale, le tappe di una ricerca che ha occupato il grande studioso, recentemente scomparso, per tutta la vita ed in questo senso permette di cogliere lo spessore della sua  interpretazione dei cambiamenti delle realtà attuali.Teoria dei non luoghi, Egemonia del presente e Nuove paure sono i tre paragrafi, ricchi di riferimenti, che  compongono l’articolo, offrono spunti di riflessione e stimoli all’ approfondimento. 

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