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Musica e teatro, nuova alchimia per la didattica

Pubblicato il: 07/05/2012 18:25:38 -


Musica e canto non sono esibizioni o atto finale da presentare al pubblico dei genitori, ma possibile linguaggio didattico di cui i ragazzi si sentono protagonisti in quanto ne posseggono le coordinate.
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Musica e teatro: linguaggi diversi, per noi genitori particolarmente interessanti, perché ? Semplicemente perché sono possibili percorsi per educare al bello, il bello che ogni genitore desidera per suo figlio. Non è una questione di “fede religiosa” ma di concezione della persona quale bene in relazione.

Musica e teatro quindi dentro la scuola, non in modo episodico, sporadico ma come possibilità stabile di valutazione di un gusto e di una gratificazione personale. Fare teatro o musica a scuola è come aprire un quaderno, scrivere dei pensieri, fare un calcolo di matematica.

Musica e canto non solo come esibizioni o atto finale da presentare al pubblico dei genitori ma possibile linguaggio didattico di cui i ragazzi si sentono protagonisti in quanto ne posseggono le coordinate. Diventano veri attori, lo si percepisce nei loro occhi e nell’unità che si crea tra ragazzo e insegnante, tutti si sentono costruttori, parte integrante dell’opera, canto o pezzo musicale si tratti. Si crea perciò una circolarità, una “complicità” affascinante: ognuno deve fare bene il proprio pezzo per sé prima di tutto ma ancor di più perché in caso contrario potrebbe mettere a rischio l’altro. Si innesca così una sana competitività che innalza la tensione del sapere e del dovere quale responsabilità personale e di gruppo. Il pezzo viene bene se ognuno fa bene la sua parte, sta al proprio posto e se tutti insieme guardano all’insegnante che diventa in modo eccezionale maestro.

Occorre un insegnante che non improvvisa professionalmente, occorre un insegnante che c’è e vuole fare l’insegnante. I ragazzi lo sentono e allora si instaura un’alleanza fantastica, non ci sono i ragazzi e l’insegnante ma un tutt’uno, non alla pari ma entrambi coinvolti e presi dalla bellezza di quel canto, di quella musica.

Mi domando: perché questa dinamica, non semplice, ma possibile, non possa essere innescata anche con le materie “importanti” come l’italiano quindi la lettura e analisi di un testo, di una poesia e così via.

La musica ha un ruolo di fondamentale importanza nell’educazione e nella formazione della persona, è un’arte che coinvolge tutto di quella persona: corpo, cuore e intelletto. E noi genitori che abbiamo l’occhio clinico sul ragazzo questa dimensione la avvertiamo quale necessità in una scuola che fa sempre più fatica a incuriosire bambini e ragazzi un po’ distratti o disorientati. C’è un prendere l’uno dall’altro, uno stare bene insieme, dei legami per apprendere con serenità e motivazione, sviluppando regole sociali quali l’ascolto, il confronto, il rispetto che vanno conosciute, condivise e osservate.

Maria Grazia Colombo

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