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Genitori e figli in cerca di buone regole. Mille e uno schermo

Pubblicato il: 12/05/2014 14:25:57 -


Le regole per usare bene gli schermi tecnologici in famiglia sono un tema caro e spesso irrisolto per molti genitori. A Poggio Torriana (Rimini) il progetto “Extramedia” propone ogni anno attività diverse per sviluppare la media literacy in famiglia. Una call for action della Fondation Evens offre 6.000 euro ai progetti che saranno ritenuti più interessanti.
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Le regole per usare bene gli schermi (computer, tablet e tv) in famiglia sono un tema caro e spesso irrisolto per molti genitori.
Ci sono genitori che ammettono di non capirci quasi nulla e si sentono poco capaci di educare i figli. Altri hanno, all’opposto, una fiducia cieca nella capacità dei figli di saper fare e saper capire; oppure pensano che usare la tecnologia è naturale, un po’ come respirare.
Ci sono genitori che si fanno molto condizionare dai fatti di cronaca e su questi costruiscono il nucleo fondamentale della loro opinione (e di conseguenza dei comportamenti e dei divieti).
La temuta dieta tecnologica (per buona pace del mister che si è visto declassato al secondo posto) è oramai l’unica punizione temuta dagli adolescenti. E, a detta dei tanti genitori incontrati, spesso il problema è lo scontro. Sembra non si riesca proprio a prevenire: quando si parla di regole sull’uso della tecnologia in famiglia la probabilità che si arrivi a litigare è molto alta.

Ogni anno, come responsabile del Centro Zaffiria, incontro tanti genitori e condivido con loro le fatiche momentanee che la gestione degli schermi pone loro. Il tema dello scontro è emerso negli ultimi anni con maggiore evidenza e nell’ambito del progetto “Extramedia” ci siamo chiesti se si poteva fare qualcosa, come osservare e sperimentare, come ascoltare e porsi nuovamente delle domande.

“Extramedia” è un progetto finanziato dai Piani di Zona dell’Unione della Valmarecchia e rappresenta uno dei progetti del Centro per le famiglie che ha sede a Santarcangelo di Romagna (Emilia-Romagna). Il progetto coinvolge anche le amministrazioni comunali di Poggio Torriana e Verucchio.
Negli anni abbiamo sperimentato diverse iniziative: il classico incontro, il laboratorio genitori e figli insieme per sperimentare un uso più creativo dei media e funzionale alla relazione.
Abbiamo lanciato il progetto “Week end senza schermi” chiedendo alle famiglie di partecipare a laboratori e incontri, ma anche di fare uno sforzo nel trovare attività alternative alla tv, al computer o alla consolle.

Nel mese di marzo e aprile, grazie al sostegno del Comune di Poggio Torriana, abbiamo proposto un lavoro comune d’individuazione delle regole.
Si è trattato di un laboratorio per genitori e bambini in cui ci si è dato l’obiettivo di fare un video per raccontare quale potrebbe essere un uso corretto degli schermi. È emerso un atteggiamento molto costruttivo da parte dei bambini, sono stati i primi ad ammettere che sui tempi si può cedere qualcosa: “un po’ ti rincitrullisci!” ed hanno anche chiesto coerenza ai genitori: “però mamma te spegni l’iPad!”.

Ecco alcune delle regole che figli e genitori hanno condiviso:
– a tavola la televisione e i cellulari devono essere spenti;
– quando i genitori stanno alla tv è bene ricordare loro che ci sono cose più belle da fare insieme;
– non approfittare della guardia abbassata dei nonni per stare attaccati agli schermi quanto si vuole, ma aiutarli nei lavori concreti (nel campo e nelle faccende di casa);
– la tecnologia si usa in sala (meglio evitare l’uso solitario nelle camere);
– trovarsi d’accordo sulla condivisione dei programmi preferiti e dei tempi (dopo cena o dopo pranzo spesso scatta la guerra del telecomando);
– qualche sera non accendere la tv o l’iPad o il computer… e creare un momento dove condividere un gioco di società, disegnare insieme e fare un dolce per la colazione. Una volta ciascuno, a turno, si sceglie che cosa fare e si condivide;
– possono esserci dei bonus: quando si mangia senza fare capricci, quando si aiuta a dare l’aspirapolvere… si guadagna un pochino di tempo in più per il gioco preferito;
– non si litiga per giocare con l’iPad;
– un’ora di schermi tecnologici al giorno è concessa, spetta al bambino valutare come “spenderlo”: se gioca 45 minuti con il videogioco poi avrà solo 15 minuti per la tv…

Genitori e figli nel corso del laboratorio hanno lavorato insieme discutendo e mediando le regole e proponendo reciprocamente aggiustamenti positivi ma anche rinunce.
L’ascolto reciproco ha permesso di valutare pro e contro delle situazioni, di mettere in evidenza i diversi bisogni e desideri dei vari membri della famiglia. Poi il lavoro ha avuto uno sviluppo creativo proponendo la traduzione delle regole in disegni animati: disegnando, colorando e ritagliando.
Adulti e bambini hanno sperimentato una tecnologia come l’i-theatre che è immediata ed esplicita i passaggi che solitamente restano nascosti dentro alla macchina.

Il tema dei media education in famiglia è anche l’oggetto di una call della Fondazione Evens ed è un’occasione da non perdere per le scuole, le associazioni e i centri italiani che si occupano del tema.
La Fondazione Evens mira a stimolare gli sforzi per aumentare l’alfabetizzazione mediatica in Europa sia aumentando la consapevolezza critica verso i media sia incoraggiando la creatività delle pratiche mediali per contribuire allo sviluppo di cittadini consapevoli, attivi e responsabili.
Dopo una prima pubblicazione “Media Literacy in Europa: 12 buone pratiche che possono ispirarvi”, la Fondazione ha deciso di pubblicare una seconda rivista che metterà in evidenza 12 buone pratiche europee su progetti che includono attivamente i genitori (e i nonni) nelle attività educative multimediali. I progetti selezionati riceveranno un contributo di 6.000 euro.
Non perdiamo l’occasione di partecipare all’iniziativa.

English abstract:
The rules for using screens in a “good ways” for families are a dear subject and often unresolved for many parents. At Poggio Torriana (Rimini), the project Extramedia proposes every year different activities to develop media literacy in family. A call for action of the Evens Foundation offers 6,000 euros for projects that will be considered to be more interesting on this topic.

Alessandra Falconi

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