Home » Community » Aggiungi un posto in classe

Aggiungi un posto in classe

Pubblicato il: 22/03/2013 10:35:08 -


Il progetto di un Liceo di Prato per l’inserimento nel tessuto sociale di alcuni ragazzi affetti da autismo: una scommessa che ha permesso a due realtà diverse di incontrarsi con benefici per entrambe. L'esperienza è stata presentata al III Convegno di Education 2.0.
Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

“Aggiungi un posto in classe” è un’esperienza di incontro fra gli studenti della 4CS del Liceo Scientifico “C. Livi” di Prato e un gruppo di ragazzi autistici seguiti dal Centro Politano Opera S. Rita di Prato.

Il progetto è nato da una proposta della coordinatrice dei servizi sanitari del centro, la Dott.ssa Francesca Faggi, al Dirigente Scolastico di trovare un modo per far incontrare un gruppo di quattro ragazzi affetti da autismo con un gruppo di studenti coetanei del Liceo.

Il centro si occupa della cura e dell’inserimento di questi ragazzi autistici nel tessuto sociale, lavorativo e ricreativo.

I ragazzi sono già impegnati in attività di lavoro all’interno di ristoranti, vivai e serre, ma mancava un rapporto con la scuola, in un progetto che li vedesse protagonisti.

All’incontro era presente anche la Prof.ssa Clarkson, sia in veste di Vicepreside, sia in quanto coinvolta negli anni passati in un’iniziativa analoga in ambito artistico, con una classe del Liceo.
La dott.ssa espresse infatti la necessità di trovare un percorso alternativo, per far sì che i suoi ragazzi potessero incontrare gli studenti in luogo diverso, come il Liceo.

Le ricadute per i nostri studenti sarebbero state la conoscenza e la partecipazione attiva a una realtà nuova e sconosciuta, con ragazzi di pari età con problemi di autismo e nello svolgere un’esperienza di solidarietà significativa.

Il Preside approvò e così mettemmo a punto la programmazione, i metodi e gli strumenti operativi, orientandoci verso un’attività fisico-sportiva da svolgere nelle ore extracurriculari di gruppo sportivo.
Il progetto poi è stato inserito nel POF dell’Istituto.

La scelta della classe 4CS mi sembrò la più opportuna perché era quella con un consiglio di classe disponibile e con gli studenti sensibili e motivati; all’interno di essa inoltre era presente uno studente affetto da sclerosi multipla eletto rappresentante di classe.
Gli studenti si resero disponibili e pronti ad affrontare questa esperienza.

La Dott.ssa, nell’incontro con la classe, espose in modo chiaro e dettagliato la tipologia delle malattie dei quattro ragazzi e i modi corretti per relazionarsi con ognuno di loro.
Gli incontri avrebbero avuto cadenza settimanale, nel giorno di giovedì, e sarebbero durati dalle 14.15 alle 15.15.

Al primo incontro in palestra ci ritrovammo con 12 studenti, 4 ragazzi autistici e 3 operatori.
L’incontro iniziò con la foto dei partecipanti e la memorizzazione dei nomi e proseguì con attività di gruppo con semplici esercizi con il pallone svolti sotto forma di gara fra squadre ben definite con lo scopo di vincere per ottenere una ricompensa – che sarebbe stata un gettone colorato a cui sarebbe seguita una merenda a base di cioccolata – mentre un’operatrice riprendeva con la videocamera la lezione.

Gli incontri sono proseguiti per tutto l’anno scolastico, da novembre fino a giugno, e il gruppo degli studenti si è stabilizzato nel numero di 8.

Le attività, inizialmente proposte dagli operatori, in seguito sono state proposte e condotte direttamente dagli studenti, in base alle caratteristiche, alle tipologie e alle necessità dei ragazzi autistici.

I miglioramenti nei due gruppi sono stati evidenti nel corso dell’anno scolastico: gli studenti del Livi hanno imparato a rapportarsi con scioltezza, partecipazione ed empatia, affezionandosi a questi nuovi amici; i quattro ragazzi hanno mostrato segni evidenti di miglioramento nel loro rapporto con gli altri.

Nel corso dell’anno ci sono stati momenti critici, come quello in cui un ragazzo autistico si rifiutava di partecipare alle varie attività, o un altro non riusciva a seguire le indicazioni date.

Gli studenti si sono mostrati comprensivi e pazienti e anche nei momenti più critici hanno imparato a usare l’autocontrollo.

A gennaio ci siamo riuniti con la Dott.ssa Faggi, gli operatori e gli studenti, per fare il punto della situazione e per disporre, nel caso, dei correttivi in corso d’opera.

I riscontri fra le due parti sono stati positivi e il progetto è andato avanti fino alla fine delle lezioni, concludendosi poi con una giornata al centro con la proiezione del video delle lezioni, con un gioco all’aperto, con una cena preparata dagli operatori del centro e con i dolci e le bevande preparate dagli studenti.

Il Progetto è una sperimentazione, una scommessa che ha permesso a due realtà diverse di incontrarsi con benefici per ambedue.

Per la trasferibilità dell’esperienza è essenziale la predisposizione e la disponibilità dei docenti e studenti della classe.

***
Immagine in testata di niko si / Flickr (licenza free to share)

Annalisa Soardi

6 recommended

Rispondi

0 notes
226 views
bookmark icon

Rispondi