La spesa per l’istruzione e le cose da fare
Dal 1990 al 2007 la quota di risorse destinate al MPI o al MIUR per l’istruzione è passata dal 3,9% al 2,8% del PIL (-1,1% pari 16,9 miliardi di euro). Negli ultimi 10 anni la riduzione è stata pari allo 0,2% (3,07 miliardi di euro). Anche considerando il periodo 1997-2007 in cui la contrazione della spesa è stata più modesta, è evidente come la quota di risorse destinate alla scuola, non solo è sotto controllo, ma ha subito una significativa contrazione (fatta 100 la quota di PIL destinata alla scuola nel 1997, nel 2007 tale quota è scesa a 93). Nello stesso periodo il numero complessivo di alunni è leggermente cresciuto (+ 2% pari 152.246 alunni) e il numero degli insegnanti è diminuito (-2,38% pari a 17.651 docenti).
Variazioni alunni e docenti tra l’a.s. 1997/1998 e l’a.s. 2007/2008 | ||
anno scolastico | alunni | docenti |
a.s. 1997/1998 | 7.599.110 | 741.004 |
a.s. 2007/2008 | 7.751.356 | 723.353 |
differenza in valore assoluto | 152.246 | -17.651 |
differenza percentuale | 2,00% | -2,38% |
Eppure esistono soluzioni valide per porre rimedio a questo stato di cose. Ne suggeriamo alcune, che, a nostro parere, potrebbero migliorare efficacemente il sistema di istruzione: • La definizione di un sistema coerente di obiettivi di apprendimento, con l’indicazione dei criteri per la valutazione del loro raggiungimento; • Un sistema di valutazione indipendente in grado di analizzare i risultati su scala nazionale, regionale e provinciale; • Il rafforzamento e la generalizzazione dei sistemi di valutazione interni ed esterni alla scuola; • La valorizzazione dell’autonomia scolastica attraverso l’assegnazione diretta delle risorse finanziarie e la definizione un organico di istituto rapportato all’orario, ai piani di studio e al numero di alunni, stabile per almeno un triennio; • Una riforma dell’amministrazione scolastica orientata alle funzioni di controllo sulla gestione e sui risultati e alla predisposizione degli interventi compensativi necessari nelle situazione svantaggiate; • La predisposizione delle condizioni per migliorare l’organizzazione del lavoro e per sostenere e riconoscere lo sviluppo della professionalità del personale. |
La spese per la pubblica istruzione Dati ISTAT, OCSE, MPI, MIUR, Bilancio dello Stato |
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anno | PIL* | Ministero* | Ministero % PIL | Spesa pubblica % PIL | Evoluzione nominale PIL** | Evoluzione nominale spesa Ministero** |
1997 | 1.048.766 | 31.153 | 3,0 | 3,6 | 100,0 | 100,0 |
1998 | 1.091.361 | 31.337 | 3,0 | 3,5 | 104,1 | 100,6 |
1999 | 1.127.091 | 32.002 | 2,9 | 3,4 | 107,5 | 102,7 |
2000 | 1.191.057 | 33.715 | 2,9 | 3,3 | 113,6 | 108,2 |
2001 | 1.248.648 | 38.223 | 3,1 | 3,7 | 119,1 | 122,7 |
2002 | 1.295.226 | 37.616 | 2,9 | 3,4 | 123,5 | 120,7 |
2003 | 1.335.354 | 41.334 | 3,1 | 3,5 | 127,3 | 132,7 |
2004 | 1.391.530 | 41.033 | 2,9 | 3,4 | 132,7 | 131,7 |
2005 | 1.428.375 | 40.480 | 2,8 | 3,3*** | 136,2 | 129,9 |
2006 | 1.479.981 | 41.198 | 2,8 | 3,3*** | 141,1 | 132,2 |
2007 | 1.535.540 | 42.396 | 2,8 | 3,3*** | 146,4 | 136,1 |
* Ai prezzi di mercato. Valori correnti. Milioni di euro dal 1999; milioni di eurolire per gli anni precedenti.
** 1997=100
*** I dati relativi all’incidenza sul PIL della spesa pubblica complessiva per l’istruzione relativa agli ultimi tre anni non sono disponibili. Considerando che, mediamente, tale spesa è pari a quella dello Stato incrementata dello 0,5%, l’incidenza della spesa pubblica per l’istruzione si può stimare pari al 3,3% del PIL.
Emanuele Barbieri