In Sicilia si gareggia a suon di robotica!

Il 31 maggio, a partire dalle 9.30, la Cittadella Universitaria di Catania è stata il teatro dell’ottava edizione di MiniRobot, la competizione siciliana di robotica per gli studenti delle scuole superiori. L’iniziativa è stata promossa dal DIEEI (Dipartimento di Ingegneria Elettronica e Informatica dell’Università degli Studi di Catania) e dal Collegio universitario Arces, in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale e Radio Zammù, media partner dell’evento.

Nell’inaugurazione iniziale sono intervenuti esperti come Vincenzo Catania, direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica, Fabrizio Russo, direttore operativo dell’Arces, Alfonso Molina, professore di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico di Fondazione Mondo Digitale, Romana Romano, dirigente dell’Itis Archimede di Catania, e Marco Branciforte, di STMicroelectronics. Subito dopo più di 300 ragazzi si sono sfidati a suon di robotica.

L’edizione di quest’anno ha avuto come titolo “L’arredatore” e ha visto competere ben 25 squadre di studenti, provenienti da 12 scuole di tutta la Sicilia. L’obiettivo è stato quello di vedere i ragazzi cimentarsi con i loro automi, costruiti con i celebri mattoncini Lego, e arredare le varie stanze di un’abitazione. Hanno dovuto raccogliere mobili e accessori disposti sul “tavolo di lavoro” e sistemarli nelle case. Le squadre si sono preparate durante l’anno, allenando il loro piccolo robot arredatore; il tutto sotto la supervisione di un docente-tutor.

Le competizioni di robotica, comuni in tutto il mondo, permettono agli studenti di appassionarsi, di confrontarsi e di apprendere, in modo diverso, concetti relativi alla matematica, alla fisica, all’elettronica e all’informatica. Di questa idea è Romana Romano, dirigente dell’Itis Archimede di Catania, che ha commentato a Education 2.0:

“Il nostro istituto, negli anni, ha puntato davvero molto sulla robotica. Per i ragazzi è uno stimolo a fare del loro meglio, perché possono lavorare su qualcosa di estremamente concreto, mentre, per il corpo docente, è possibile facilitare i collegamenti tra le varie discipline. Dobbiamo sottolineare che il nostro istituto è un tecnico industriale, per cui abbiamo materie come l’elettronica, l’informatica e la meccanica, che ben si prestano a un ragionamento educativo sulla robotica.
Le attività vengono realizzate sia durante l’orario scolastico, sia nel pomeriggio per un maggiore supporto e sostegno”.

“Possiamo dire che i risultati raggiunti sono ottimi”, prosegue la professoressa Romano, “i nostri studenti hanno vinto diversi premi sia a livello nazionale che mondiale, e, inoltre, siamo stati riconosciuti dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) come scuola d’eccellenza. Tutto ciò è per noi, e per i nostri studenti, motivo d’orgoglio. Partecipiamo anche a MiniRobot per permettere ai nostri ragazzi di poter avere un primo contatto con il mondo della robotica”.

Giovanni Muscato, docente dell’Università di Catania, ha puntato l’attenzione proprio su MiniRobot: “che quest’anno è alla sua ottava edizione. L’obiettivo è quello di avvicinare gli studenti, e le scuole, all’universo della robotica. Finora abbiamo avuto ottimi riscontri sia da parte degli insegnanti, che da quello dei loro ragazzi, che sono molto contenti”.
“MiniRobot, inoltre”, sottolinea Giovanni Muscato, “è una prima occasione di incontro tra il mondo delle scuole superiori e quello dell’Università. Un momento che unisce il bisogno di orientamento dei ragazzi e quello di promozione da parte del mondo universitario. Possiamo dire che anche questo obiettivo è stato raggiunto: infatti tra i nostri studenti universitari, abbiamo diversi giovani che, in passato, hanno partecipato a MiniRobot e che, proprio in questa occasione, sono entrati in contatto con il nostro polo accademico”.

“Importante è, quindi, questa manifestazione anche per il nostro territorio”, conclude il professor Muscato, “proprio perché è un incentivo per stimolare i ragazzi e per avvicinarli alle professioni del futuro”.

Insomma, un 110 e lode per MiniRobot e per la robotica educativa, con l’auspicio che iniziative come queste diventino il “pane quotidiano” di tutte le scuole italiane.

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Raffaella Di Masi