La mia strada, il mio bagaglio… e quel solletico nel cuore

Ho scelto gli argomenti trattati nella mia tesina guardando ai miei esami non come un punto d’arrivo, ma di partenza. Così mi sono detta: “Se questo momento, per me così importante, non fosse altro che l’inizio di un viaggio, l’inizio del viaggio per eccellenza, la vita, la mia vita, cosa porterei con me? Cosa metterei in valigia? La risposta silenziosa mi è salita da dentro: “Ci metterei tutto ciò che mi ha lasciato quel certo solletico nel cuore… tutte le persone piccole, grandi o invisibili che hanno rappresentato, per me e per tanti altri, dei fari nel buio, irradiando luce con le loro idee di libertà, di pace, di fratellanza; tutte quelle donne e quegli uomini che ci rendono fieri di appartenere alla famiglia umana. Poi ho pensato che avrei portato con me lo stupore e la meraviglia del fanciullino di Pascoli nel guardare le cose del mondo, la poesia del Piccolo Principe, quando ci dice che “non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”, la volpe e la rosa e il colore del grano, la curiosità di Alice nel Paese delle meraviglie, le corse a perdifiato nei prati di giugno, quando le scuole sono chiuse, che ho fatto tante volte ma che già sento non appartenere più ai miei 13 anni, quasi 14.

Conclusioni.
Questo percorso che è durato 3 anni, volge ormai alla fine e mi ha condotto ad un incrocio di strade, e pure alla fine continua a elargirmi nuove opportunità indicando punti lontani nel tempo e nello spazio. Come ogni volta che vivo qualcosa che volge al termine, sento addosso un mix di sentimenti disparati, a volte contrastanti. Sento la malinconia per ciò che è stato, l’entusiasmo per ciò che sarà. Mi sento “piena” di ciò che ho imparato e conosciuto, ma affamata e curiosa di tutto ciò che non so ancora. E poi per gli echi che vivranno per sempre nel mio cuore, delle voci ormai familiari delle care e dei cari insegnanti che si sono spesi sempre per noi, per farci apprendere le nozioni ma soprattutto per farci capire che grandi opportunità sia la vita, il futuro, la strada se ben vissuti, se ben percorsi. Grazie a tutti voi per questa preziosa chiave che mi avete donato.
A proposito delle opportunità che la scuola ci offre, credo che essa insegni, insieme con la famiglia, a formare il carattere, a uscire dal bozzolo informe dell’infanzia e a intagliare nella materia viva, la donna e l’uomo che saremo domani, a darci forma, a smussare gli angoli. Oltre a questo ci dà la possibilità di scoprire in noi passioni, di capire chi siamo, per realizzare al meglio le nostre potenzialità, ci rende capaci di scegliere così da poter percorrere sicuri e motivati la nostra strada. Perché tra infiniti percorsi ciascuno, deve scegliere il proprio e fare di quel cammino una meravigliosa realizzazione di sé. E come disse in un suo famoso discorso ai giovani Martin Luther King, l’obiettivo è essere ciò che si è per natura, indole o sorte ed esserlo come meglio possiamo. Con impegno, dedizione, sacrificio e dignità.
Sento di aver scritto di persone e fatti grandi con parole piccole. E prendendo in prestito un’immagine del poeta “Quello che non ho scritto e che non ho detto, si è gonfiato come un vecchio dirigibile, scivolando via, alla fine, per il cielo notturno” (Tomas Transtromer, “Ad amici oltre confine”). Ma il tempo non lo posso contare, allora rubo granelli di tempo, prendo un piccolo fazzoletto bianco e mi volto, a salutare…

Indice degli argomenti

Introduzione
Italiano: Pascoli e la poetica del fanciullino
Scienze: l’apparato circolatorio e il cuore
Educazione Fisica: il nuoto attraverso l’oceano della storia
Inglese: Gandhi, a man to follow
Storia: Martin Luther King ed il movimento per i diritti civili
Geografia: il Sudafrica e Nelson Mandela
Cittadinanza: Art.34 della Costituzione italiana e Malala Yousafzai
Arte: Miss Liberty, la Libertà che illumina il mondo
Tecnologia: I percorsi dell’Uomo: le infrastrutture della mobilità
Conclusioni
Bibliografia e sitografia

La mappa concettuale


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