Maschi e Femmine: un percorso innovativo per far vivere la “diversugualità” ai bambini

Il progetto “Diversugualità” proposto e finanziato dalla Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Rosignano Marittimo (LI), relativo alla parità di genere, ha interessato una classe quinta della scuola primaria, tra gennaio e aprile 2013, entrando appieno nel percorso didattico.

Il progetto può essere considerato un buon esempio di sinergia tra l’Istituzione scolastica e la politica dell’ente locale, in quanto entrambe le parti hanno interagito proficuamente allo scopo di offrire agli alunni nuove e maggiori opportunità di apprendimento.

Il progetto “Diversugualità” ha permesso di affrontare e di approfondire temi specifici sia in relazione alla lingua italiana sia in ambito scientifico e artistico; ha inoltre contribuito a far sì che una classe potesse sperimentare, in modo efficace e produttivo, modalità nuove e più funzionali nell’ambito della comunicazione di esperienze.

Il percorso è iniziato stimolando gli alunni a trovare idee in modo libero (brainstorming) per arrivare poi a formulare, individualmente, un testo scritto inerente all’argomento: “I maschi e le femmine”.

L’argomento proposto è rimasto volutamente “aperto”, al fine di non veicolare giudizi, non orientare né dare indicazioni specifiche, così da rendere flessibile l’approccio di ogni partecipante e, permettergli di attivare spontaneamente pensieri e idee sul “maschile” e sul “femminile”.

Attraverso il “brainstorming”, evitando ogni azione intrusiva da parte delle insegnanti, gli alunni hanno naturalmente individuato i punti da trattare nel testo.
Ciascun alunno ha elaborato tali punti con delle riflessioni scritte, che sono state materiale fecondo per tutto il lavoro successivo.

Da uno dei testi è stata estrapolata, provocatoriamente, un’affermazione assunta come “prima tesi”: “le femmine ci servono solo per preparare da mangiare”.
A questa affermazione ne è stata contrapposta una seconda: “le femmine non sono utili solo per preparare da mangiare”.

Questi passi hanno dato avvio a una discussione collettiva, accompagnata da un confronto vivace di pensieri che giustificavano la prima o la seconda tesi, i quali sono stati annotati in forma sintetica sui quaderni degli alunni.

Sono seguiti:
– confronti verbali in momenti di “circle time”;
– visitazioni delle affermazioni verbalizzate e focalizzazione dell’attenzione sugli stereotipi emersi;
– ricerca nei singoli testi scritti di altri eventuali stereotipi relativi alla percezione maschio e femmina. Questo passaggio ha interessato un gruppo ristretto;
– momenti di confronto collettivo, con interventi e suggerimenti, mirati e correttivi, da parte delle insegnanti, onde scardinare stereotipi, far riconoscere nelle differenze emerse peculiarità e valore e superare rigidità di pensiero;
– interviste ai genitori e ai nonni per evidenziare i punti di forza degli uomini e delle donne e rilevare dall’analisi dei risultati anche le differenze intergenerazionali di percezione del femminile e del maschile;
– lettura e analisi di articoli di giornale su tematiche relative al tema, per evidenziare disparità ancora esistenti tra maschi e femmine;
– momenti di sintesi per “tirare le somme” ed elaborare i presupposti futuri;
– creazione di un momento artistico conclusivo, con riproduzioni di opere pittoriche di Artemisia Gentileschi (celebre pittrice vissuta all’inizio del XVII secolo, allieva di Caravaggio), alla quale è stata recentemente dedicata una mostra a Palazzo Blu di Pisa.

Dal punto di vista didattico, il percorso trattato ha permesso di affrontare e approfondire in classe i seguenti punti:
– il testo argomentativo e la cronaca;
– l’approfondimento lessicale;
– l’intervista, il lavoro individuale e di gruppo;
– la discussione: l’ascolto e il parlato. Far percepire il gruppo come luogo di scambio, di confronto e di cambiamento;
– l’approfondimento scientifico (per esempio le differenze fisiche tra uomo e donna);
– l’approfondimento artistico (analisi e riproduzione di opere).

In conclusione, su iniziativa della Commissione per le Pari Opportunità, il giorno 8 marzo in occasione della “Giornata della Donna” due giornalisti sono venuti in classe e gli alunni hanno dimostrato, attraverso il confronto e il dibattito, di sapersi orientare con facilità in tutte le tematiche proposte, mettendo in discussione, rivisitando e ridefinendo i diversi stereotipi relativi al mondo femminile e maschile.

Per approfondire:
leggi la descrizione dettagliata del progetto

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Immagine in testata di pixabay (licenza free to share)

Maria Carmina Peluso Alessandra Pintucci e Claudia Ronco