Competenze, digitale e robotica. Le tre parole chiave di Didamatica 2013
Competenze, digitale e robotica. Queste le tre parole chiave che hanno caratterizzato l’edizione 2013 di Didamatica, che si è tenuta a Pisa dal 7 al 9 maggio.
L’iniziativa è promossa da Aica (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico), in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna – Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (TeCIP), e con il Cnr di Pisa – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” (ISTI) e l’Istituto di Informatica e Telematica (IIT).
Anche quest’anno è stata rinnovata la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).
Insomma, il ruolo delle competenze digitali nella scuola e nel lavoro, la loro declinazione, sono state il focus della manifestazione.
La prima giornata, il 7 maggio, è stata dedicata alle competenze, tema portato alla luce dal Decreto Legislativo 13/2013 sul “Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze”, dove viene regolamentata la certificazione secondo parametri ufficiali.
Molto importante, in questa macroarea, quella delle “competenze digitali”, in cui la scuola riveste un ruolo fondamentale, anche e soprattutto nel rapporto con il mondo del lavoro. Se ne è parlato in una tavola rotonda dedicata a “Gli impatti e le prospettive sull’Ict” di questo decreto e in una serie di workshop sulla didattica digitale.
La scuola, intesa come motore di cambiamento, è stata il tema portante della seconda giornata.
Una sessione plenaria, “Competenze digitali nella didattica e nell’apprendimento”, e una serie di workshop hanno approfondito l’aspetto della certificazione delle competenze digitali nelle scuole, dalla primaria alla secondaria di secondo grado.
Un argomento molto importante nell’epoca dei nativi digitali, dei ragazzi cresciuti con computer o smartphone, ma che devono apprendere l’uso consapevole della tecnologia.
Le potenzialità della robotica nell’apprendimento sono state il focus della terza giornata.
Anche in questo caso l’approfondimento è avvenuto su due fronti: la sessione plenaria “Computational Thinking e Robotica Educativa” e i workshop, che hanno evidenziato gli effetti positivi della robotica nel primo e nel secondo ciclo dell’educazione.
Molto positivo il commento dell’organizzazione. Giulio Occhini, il direttore di Aica, ha spiegato a Education 2.0:
“Aica si è sempre occupata di competenze a tutto tondo. Quest’anno, però, è stato emesso un decreto legge che finalmente delinea le norme per l’applicazione del Sistema Nazione delle Competenze. Didamatica 2013 ha colto l’occasione, quindi, di focalizzarsi sul ruolo delle competenze digitali nel mondo della scuola e in quello del lavoro, che, come sappiamo, sono strettamente correlati.
Le competenze digitali sono importanti, proprio perché, nei nostri giorni diventano trasversali. Devono essere, e diventare, patrimonio di tutti; il digitale è parte integrante delle nostre vite. Pensiamo a tutti i servizi amministrativi online.
Un esempio è stato il fatto di trasmettere il Cud ai pensionati in via digitale, i cui problemi sorti erano dovuti a una mancanza di informazione e di accesso alle risorse. Per questo è prioritario parlare di cittadinanza digitale.
Ci sono, poi, le competenze specialistiche, che caratterizzano chi si occupa di informatica per mestiere, e che sono inquadrate in modelli di valenza internazionale, come per esempio l’e-CF (European e-Competence Framework) promosso dalla Commissione Europea.
Infine la robotica”, prosegue Giulio Occhini, “è molto importante. I robot sostituiscono, ogni giorno di più, il lavoro umano. Stiamo parlando di un processo industriale molto spinto, in continuo progresso.
Inoltre la robotica può avere una fortissima valenza educativa. Penso alla piccola ape robot, “Bee bot”, che aiuta i bambini ad apprendere come guidare un oggetto, attraverso la tecnica del sbagliare/provare/correggere. È un primo esempio di problem solving, molto utile per il piccolo studente, e che può essere applicato a diversi campi. È un tipo di apprendimento concreto e la risoluzione dei problemi avviene attraverso un oggetto pratico”.
Insomma una Didamatica 2013 molto ricca, all’insegna delle nuove sfide delle società italiana e del mondo della scuola.
Giulio Occhini, direttore di Aica
Raffaella Di Masi