Alla scoperta del prato

Il percorso disciplinare “Alla scoperta del prato”, realizzato in una classe seconda della scuola primaria, si colloca all’interno di un curricolo di scienze per l’ambito biologico. La scelta di operare nell’ecosistema prato nasce dalla necessità di circoscrivere in un ambito più ristretto alla vita del bambino, l’esplorazione diretta di un luogo naturale che sarà visitato durante le varie trasformazioni stagionali. L’ambiente diviene così un’aula didattica decentrata dove gli alunni possono eseguire attività ben strutturate che sono legate all’esplorazione, all’osservazione, alla raccolta e successiva classificazione, all’individuazione di somiglianze e differenze tra i vari elementi.

La rappresentazione grafica del prato, realizzata prima dell’uscita, esplicita le conoscenze pregresse degli alunni. Nel prato si seleziona, attraverso l’utilizzo di un recinto, una porzione che diviene il focus dell’esplorazione. Gli alunni osservano, prima liberamente, e poi con l’aiuto dell’insegnante e di una scheda di osservazione precedentemente da loro preparata, che contiene la richiesta di informazioni legate al tempo meteorologico, alla presenza di piante, di animali ed eventuali suoni prodotti. Raccolgono poi i vari elementi che classificano secondo criteri da loro individuati. La rappresentazione grafica richiesta dopo la prima uscita non contiene lo stereotipo del primo disegno: il foglio ora risulta completamente colorato, tra l’erba compaiono diversi tipi di piante e di animali, si notano foglie secche, radici.

Alle rappresentazioni realizzate dai bambini è importante affiancare anche le immagini fotografiche che documentano sia le uscite che le attività di classe.

La seconda uscita avviene nel periodo invernale; lo scopo è quello di far cogliere la trasformazione stagionale: “Prima l’erba era verde e alta, ora è piegata dal peso dei cristalli di ghiaccio, non ci sono i fiori, né animali, un tarassaco è completamente ghiacciato, il terreno è duro”. Questo prodotto, realizzato da una bambina della classe, contiene un primo approccio alla descrizione dinamica di processo che si affianca a quella di sistema.

Nel periodo primaverile è realizzato in classe un terrario dove prendono dimora alcune piante del prato: il tarassaco, il trifoglio e l’ortica. Le piante sono osservate sia nella loro parte aerea che sotterranea.

L’utilizzo del terrario permette di cogliere in modo più sistematico le trasformazioni delle piante, per scoprirne le loro caratteristiche; gli alunni verbalizzano le somiglianze e le differenze che in seguito sono registrate all’interno di una tabella a doppia entrata.

La visita del prato nel periodo primaverile permette l’osservazione e lo studio di alcuni animali: l’ape, la formica e la farfalla. Osservare un animale risulta più difficile. I bambini allora sono condotti in biblioteca per cercare attraverso libri adatti a loro, informazioni relative agli animali individuati.

Di fronte alle numerose informazioni gli alunni si rendono conto della necessità di una selezione che può essere fatta solo attraverso l’utilizzo di alcune domande, quali: Com’è fatto? Dove vive? Cosa mangia?

Le illustrazioni contenute nei testi sono utili per rappresentare ancora meglio gli animali osservati, per individuare caratteristiche comuni e non. Nel trovare le caratteristiche degli animali si scoprono quelle appartenenti agli insetti: possiedono tre paia di zampe, hanno le antenne, hanno il corpo diviso in tre parti: testa, torace, addome, ha le ali… una prima classificazione di specie.

Al termine del percorso, il quaderno dell’alunno diviene così una piccola monografia.

Questa esperienza condotta attraverso una didattica laboratoriale permette pertanto di far raggiungere agli alunni non solo le conoscenze dichiarative ma anche quelle procedurali, relazionali e metacognitive. Le attività ben organizzate e progressive aiutano l’alunno a riflettere su ciò che ha fatto e come lo ha fatto.

I tempi di esecuzione sono distesi e quindi adatti a far nascere il gusto del conoscere…


Scarica la presentazione PowerPoint (3 MB)
che racconta i vari momenti dell’esperienza raccontata da Alfreda Nevicati.

Alfreda Nevicati