Imparare ad imparare: equipaggiati per il futuro
Il 24 febbraio 2017, presso l’Auditorium del Massimo di Roma, si aprirà il III convegno internazionale sulla flipped classroom organizzato dall’associazione Flipnet.
Da diversi anni i docenti che fanno capo all’associazione si occupano di divulgare e formare professionisti della scuola sui temi inerenti la didattica attiva e la classe capovolta.
Ma cos’è la flipped class?
La flipped class, ovvero la classe capovolta, è un approccio metodologico dove il tempo scuola è riorganizzato con lo spostamento, o meglio l’anticipazione, della lezione (che viene fruita dagli studenti attraverso la visione di video-lezioni predisposte e personalizzate dal docente) al pomeriggio mentre la mattina, nella classe di appartenenza, gli studenti svolgono attività collaborative dove questi ultimi sono messi nelle condizioni di esercitarsi su quanto appreso e trasformare le conoscenze ed abilità in competenze. A tal fine, il docente progetta delle unità di studio precise ed articolate il cui obiettivo è perseguire le competenze trasversali, così come declinate nel documento della Raccomandazione della Comunità Europea del 2006.
Quest’anno il filo conduttore comune alle lectures e ai workshop presentati al convegno Flipnet sarà la V competenza chiave: imparare ad imparare.
È questa senza alcun dubbio la competenza basilare di cui i nostri studenti hanno necessità per affrontare il percorso dell’apprendimento nel modo più proficuo ed ottenere così risultati spendibili per tutto l’arco della vita. Niente concetti e memorizzazioni, ma pratica e laboratorialità sono le vere parole d’ordine alla base della didattica quotidiana: solo così l’apprendimento diventa un percorso di scoperta, motivante e arricchente. Certo, perché questo avvenga, è anzitutto necessario che gli studenti devono prendere possesso degli strumenti per imparare in modo attivo e partecipativo, in un percorso sociale dove l’esperienza diventa parte dell’apprendere insieme.
La struttura del convegno
I lavori si apriranno con una serie di interventi, che occuperanno tutta la mattinata, in cui i relatori presenteranno le loro idee in merito al metodo per imparare in modo dinamico e creativo mentre nel primo pomeriggio si aprirà il confronto con le esperienze internazionali; i lavori del convegno proseguiranno dunque con una serie di workshop per 50-80 docenti ciascuno.
Chiuderanno la sessione dei workshop due formatrici Flipnet che proporranno la loro esperienza di della realtà aumentata.
I relatori
Maurizio Maglioni, presidente dell’ associazione Flipnet e coautore del volume “La classe capovolta”, aprirà il convegno con una relazione sui risultati ottenuti a distanza di un anno dall’ultimo appuntamento internazionale;
Grazia Paladino, docente di scienze e matematica e vicepresidente dell’associazione, impegnata in prima linea nelle problematiche relative all’inclusione scolastica e alla mediazione didattica, da anni utilizzatrice nelle sue classi dell’approccio capovolto;
Annamaria Testa, esperta di comunicazione e creatività e autrice del blog Nuovo e Utile http://nuovoeutile.it/, che relazionerà sulla necessità di insegnare ad essere creativi e a far uso di un pensiero critico a scuola;
Roberto Trinchero, docente presso l’Università di Torino nel Dipartimento Filosofia e Scienze dell’ Educazione, parlerà degli strumenti necessari per apprendere;
Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo presso l’Università degli Studi di Padova, esperta di psicologia dell’apprendimento.
Sempre nell’arco della mattinata Michela Schenetti ed Irene Salvaterra, autrici del libro La scuola nel bosco (Erickson, 2015), parleranno dell’ esperienza di un modello didattico in cui i bambini (attraverso il contatto diretto con la natura) imparano l’uno dall’altro in un ambiente ricco di stimoli.
Gli appuntamenti del pomeriggio hanno respiro internazionale e si apriranno con una videoconferenza con Jon Bergmann, pioniere del flipped learning che parlerà della sua esperienza di flipped teacher e coordinatore di un progetto che vede riuniti i docenti capovolti di tutto il mondo il confronto con le esperienze internazionali, a seguire le esperienze di flipped classroom di Heloise Doufour e Russel Stannard, formatori esperti nell’ambito dell’innovazione didattica rispettivamente in Francia e Gran Bretagna.
Le attività di laboratorio
Nei workshop i relatori e tutti docenti (provenienti da tutti gli ordini di scuola ed ambiti disciplinari) che utilizzano il metodo della flipped class con i propri studenti, coinvolgeranno i partecipanti proponendo simulazioni di ciò che avviene in classe durante le attività collaborative, esperimenti scientifici autocondotti e compiti autentici.
I conduttori dei workshop
Per la scuola primaria
Astrid Hulsebosch, docente di scuola primaria, proporrà ai partecipanti del suo workshop l’uso di Thinklink, un applet versatile per creare mappe interattive utili per l’insegnamento di qualsiasi disciplina in qualsiasi ordine di scuola.
Per la scuola secondaria
Vittoria Paradisi, docente di Lettere di I grado, parlerà di come progettare un compito autentico; Mauro Sabella, docente di Chimica di II grado organizzerà un laboratorio durante il quale saranno utilizzati dei tool utili nella pratica sperimentale delle discipline scientifiche;
Daniela Becchio e Daniela Tomatis, docenti di inglese di I grado, faranno progettare in modo estemporaneo attività flessibili e personalizzabili per ottimizzare il tempo classe in ambito linguistico.
Francesca Muraca e Rita Faustinella, formatrici Flipnet e docenti di scuola primaria, chiuderanno u lavori dei workshop proponendo la loro esperienza di geografia a distanza (Milano e Roma) in tandem attraverso l’uso della realtà aumentata.
Ai bambini della classe di Rita Faustinella il compito di insegnerare ai partecipanti come scaricare ed utilizzare le applets utili durante l’attività laboratoriale.
Un momento centrale del convegno sarà dedicato al ricordo del Prof. Tullio De Mauro, compianto linguista e grande sostenitore della classe capovolta che aveva partecipe attivo delle prime due edizioni del convegno Flipnet. Risale infatti al non lontano 2012 un articolo antesignano a firma del Professore in cui quest’ultimo presentava la classe capovolta, allora poco conosciuta ed utilizzata in Italia, come occasione per rinnovare la pratica di insegnamento in modo esperenziale e non passivo.
Per approfondire:
Il sito dell’associazione Flipnet link
Il saggio di De Mauro su Internazionale link
Intervista a De Mauro sulla Classe capovolta link
Grazia Paladino