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“Apprendimento visibile” e sviluppo professionale degli insegnanti – di Bianca Briceag

Pubblicato il: 18/07/2017 13:19:29 -


Conoscere e approfondire le strategie didattiche che rendono più efficace il processo di insegnamento-apprendimento è indispensabile per ridurre il gap tra ricerca e pratica educativa, qualificare l’offerta didattica e migliorare i livelli di apprendimento degli studenti anche al fine di contrastare l’interruzione dell’istruzione al termine della formazione obbligatoria.
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Il rapporto “Le cifre chiave dell’istruzione in Europa“ del 2012 (Eurydice & Eurostat), alla sezione “Partecipazione“ (p. 67), riporta che la percentuale media degli alunni e studenti impegnati nell’istruzione formale rispetto alla popolazione totale è diminuita, dal 22,7% nel 2000 al 21,5% nel 2009. Lo stesso Rapporto (p. 68), nonostante segnali la tendenza a iniziare l’istruzione formale in età sempre più precoce evidenzia, altresì, che questa viene spesso interrotta al termine del ciclo di istruzione obbligatoria. Nel 2009, infatti, si è verificato un leggero calo della partecipazione agli anni successivi al termine dell’istruzione obbligatoria in tanti paesi dell’Unione Europea tra cui anche l’Italia.
I motivi di questa tendenza sono molteplici e, tra questi, si segnala in particolare la scarsa motivazione allo studio da parte degli studenti.
A differenza del passato in cui la mobilità sociale costituiva una leva per la maggior parte della popolazione scolastica, oggi gli insegnanti sono maggiormente chiamati a contribuire allo sviluppo della motivazione degli studenti, che sembrerebbe essere in calo. È auspicabile quindi che la progettazione didattica presti un’attenzione particolare alla motivazione degli studenti. Come sostiene John Hattie (2016), ogni insegnante dovrebbe rendere “visibile l’apprendimento” per favorire negli alunni sia la motivazione sia l’uso consapevole di strategie metacognitive.
La ricerca evidence based education (EBE) suggerisce che un processo di insegnamento-apprendimento efficace si basa su metodi che prevedono situazioni pratiche e concrete (laboratory experience) seguite da attività di riflessione e confronto critico tra insegnanti e allievi e tra allievi e allievi.
Tra tutte le strategie esaminate dall’autore nel suo volume “Visible learning for teachers. Maximizing impact on learning” le più efficaci sono considerate le strategie didattiche attive come il reciprocal teaching, le strategie metacognitive e il feedback. Il reciprocal teaching o insegnamento reciproco rende efficace l’azione didattica in quanto prevede che siano gli studenti a preparare a turno una lezione da esporre ai propri compagni, impegnandosi nella ricerca dell’argomento, nell’esposizione della tematica e nella comprensione del testo scelto. Nella fase di progettazione gli studenti, guidati dagli insegnanti, si pongono domande e si cercano le risposte.
Per migliorare le strategie di controllo della propria comprensione, la capacità di riflessione e di regolare il proprio apprendimento, gli insegnanti dovrebbero prevedere anche attività che favoriscano lo sviluppo e l’uso di strategie metacognitive da parte degli studenti.
Il ruolo dei feedback nella didattica sembra essere determinante sia da docente a studente sia da studente a docente. Infatti, se da una parte fornire feedback personalizzati agli allievi in merito ai processi e alle strategie da loro messi in atto risulta avere un forte impatto sullo sviluppo delle capacità di autoregolazione e autovalutazione, dall’altra Hattie sottolinea come anche i feedback che gli studenti rivolgono ai docenti possono contribuire a rendere più efficace l’azione didattica.
Oltre alle strategie didattiche proposte, l’autore sottolinea l’importanza dell’approccio dei docenti all’insegnamento, infatti il processo di insegnamento–apprendimento risulta maggiormente efficace quando gli insegnanti diventano allievi del proprio apprendimento.
Nell’ottica dello sviluppo professionale degli insegnanti è importante tenere in considerazione quanto emerge dalla ricerca educativa soprattutto in merito alle strategie didattiche che rendono l’apprendimento “visibile” al fine di migliorare i livelli di apprendimento degli studenti e contrastare l’interruzione dell’istruzione al termine della formazione obbligatoria.

 

 

Riferimenti bibliografici
Commissione Europea, (2012). Le cifre chiave dell’istruzione in Europa 2012. Bruxelles: Eurydice. Disponibile in
http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/documents/key_data_series/134IT.pdf (consultato il 28/05/2017).

Hattie, J. (2012). Visible learning for teacher: Maximizing impact on learning. Trad. it. (2016) Apprendimento visibile, insegnamento efficace. Metodi e strategie di successo dalla ricerca evidence-based. Trento: Erickson.

Bianca Briceag

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