Gli strumenti musicali nella scuola dell’obbligo
L’insegnamento dello strumento musicale nella scuola dell’obbligo ha una precisa data di inizio: il Decreto Ministeriale del 3 agosto 1979 istituisce in via sperimentale l’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media e costituisce il primo passo normativo verso l’introduzione della pratica musicale nella scuola dell’obbligo. A distanza di trenta anni è interessante conoscere lo stato della distribuzione delle cattedre di strumento musicale, soprattutto in relazione alla popolazione scolastica delle scuole secondarie di primo grado. Questo studio è stato realizzato elaborando i dati MIUR per l’organico di diritto anno 2008.
Le scuole che hanno attivato corsi musicali sono 942; 3.909 sono le cattedre ripartite tra i diversi strumenti musicali: arpa, chitarra, clarinetto, corno, fagotto, fisarmonica, flauto, oboe, percussioni, pianoforte, saxofono, tromba, violino, violoncello. (Arpa, fagotto, fisarmonica e saxofono non erano previsti dal decreto istitutivo dei corsi sperimentali del 1979).
Alcuni dati meritano particolare attenzione:
• in Calabria troviamo 4 delle 6 cattedre totali di fagotto;
• delle 71 cattedre di violoncello ben 42 (più del 50%) sono in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
• esistono 15 cattedre di arpa delle quali ben 10 in alcune regioni del meridione, 3 in Calabria, 4 in Puglia e 3 in Sicilia;
• le 12 cattedre di oboe della Calabria da sole rappresentano il 30% del totale;
• il numero di cattedre minimo di 14 e massimo di 620, rispettivamente Valle d’Aosta e Campania.
L’analisi dei dati provinciali consente di valutare come non sia stato ritenuto obiettivo prioritario la distribuzione uniforme delle cattedre di strumento musicale: probabilmente il proliferare disomogeneo delle cattedre è una conseguenza della scarsa efficacia del monitoraggio delle cattedre.
Le province di Udine e Pisa non hanno istituito corsi musicali; anche il rapporto tra alunni e cattedre di strumento nelle singole province è una prova del divario esistente nella distribuzione territoriale: la provincia di Vibo Valentia (primo posto) ha 101 cattedre su un totale di 5.692 alunni per un rapporto di 56,36; la provincia di Cremona (ultimo posto) ha 4 cattedre su un totale di 8.686 alunni per un rapporto di 2.171,50 – un valore 38 volte inferiore! La media è di 421 alunni ogni cattedra di strumento musicale. Su un totale di 35 province che superano la media solamente 7 sono province settentrionali: Verbania, Vercelli, Bologna, Vicenza, Ferrara, Rovigo e Milano; e su un totale di 60 province sotto la media solamente 4 (anche se di poco) sono province meridionali: Crotone, Trapani, Napoli e Palermo.
Positiva la dimensione complessiva dell’insegnamento dello strumento musicale; il raddoppio delle cattedre in 8 anni (nel 2000 erano 1960) è un dato significativo che mitiga la “presunta” assenza di cultura musicale nel nostro paese: si può calcolare che, dalla riconduzione a ordinamento del 1999, ogni anno 20/25.000 alunni abbiano affrontato lo studio di strumento musicale nella scuola dell’obbligo. Il numero complessivo degli studenti di strumento musicale, dall’avvio della sperimentazione di 30 anni or sono, può quindi verosimilmente superare la soglia delle 400.000 unità. Grandi numeri, che certamente inducono a riflettere sulle ricadute in termini di diffusione e valorizzazione di questo patrimonio da parte dei Conservatori, delle Istituzioni Musicali e dei Media.
Allegato il quadro complessivo della distribuzione delle cattedre di strumento musicale, il rapporto con il totale nazionale delle cattedre e la percentuale di ogni strumento sul totale delle cattedre.
English abstract: It is a statistic elaboration of the data of the organic 2008 of the class of musical instrument 30 years after the experimental institution of the courses of musical instrument in 1979. The data concern both geographical areas and single regions. The data allow to appraise the distribution of musical instrument in schools. Teachers are 3.909 and schools of musical courses are 942.
Fabrizio Emer