Recuperare le abilità di base con il metodo Cornell

La fine del primo quadrimestre è un momento molto importante sia per i docenti che devono valutare non solo gli alunni, ma il loro stesso operato, sia per i genitori e rispettivi figli; spesso viene associata ad altri momenti degni di nota quali lo scrutinio, la consegna delle pagelle e l’attivazione dei corsi di recupero. Succede il più della volte che l’attivazione di questi ultimi non abbia l’esito desiderato cioè il recupero di alcune abilità di base fondamentali per lo sviluppo del processo di apprendimento dell’allievo soprattutto della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Come le normali attività didattiche, anche le attività di recupero debbono essere flessibili, personalizzate, a misura dei singoli studenti. Il recupero di solito viene visto come attività aggiuntiva e quindi opzionale alla normale attività didattica.

Parlando di abilità di base, quella del prendere appunti per poi redigere relazioni o riassunti su argomenti precedentemente studiati o ascoltati, diventa una priorità per poter colmare, anche se in parte, lacune pregresse. In genere si utilizzano le mappe concettuali, peraltro molto efficaci, ma spesso complesse per l’alunno che ha difficoltà di rielaborazione dei concetti-chiave di una lezione ascoltata in aula o di un testo letto a casa.

A questo punto può essere utile il metodo Cornell (o delle 6 “R”) studiato appositamente per aumentare “l’efficacia del prendere appunti”. Il metodo Cornell è stato inventato da Walter Pauk, docente della prestigiosa università Cornell nel 1989, si è poi diffuso in tutto il mondo anglosassone e non solo.

Questo metodo di apprendimento abbastanza rapido permette allo studente di riassumere e poi studiare successivamente lezioni ascoltate o testi letti. Quindi è indicato per il recupero di molte discipline sia nell’ambito linguistico-letterario che in quello scientifico-tecnologico.

Il metodo Cornell inoltre può essere utilizzato anche per conseguire obiettivi specifici quali, sviluppare la capacità di ascolto, di comprensione e di comunicazione prolungando i tempi di attenzione e di concentrazione; leggere, comprendere e produrre testi ; individuare la successione logico – temporale di un testo letto o ascoltato ecc…

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Per prendere appunti secondo il metodo Cornell si deve suddividere il foglio, di solito A4, in tre parti:
• Note Taking Area. Area centrale. L’allievo scrive i concetti più importanti della lezione ascoltata o del testo letto. Occorre selezionare e sintetizzare magari collegando brevi frasi tramite segni grafici. I concetti più importanti potranno essere trascritti a sinistra dell’area centrale, i meno rilevanti a destra.
• Cue Column. Spazio laterale. Subito dopo l’allievo sintetizza in questa sezione i concetti-chiave dell’argomento trattato attraverso brevi titoli, sintesi o domande, la cui risposta è possibile trovare nell’area centrale.
• Summaries. Questo spazio in fondo alla pagina serve per sintetizzare in una o più frasi tutto il contenuto della pagina di appunti. Inoltre è utile per scrivere commenti, riflessioni o collegamenti con argomenti precedentemente studiati.

Le fasi del metodo Cornell sono sei (6R) e sono le seguenti.

1. RECOR (registrare) Durante l’ascolto o durante la lettura, l’allievo dovrà trascrivere tutto ciò che riterrà opportuno e che gli servirà successivamente.
2. REDUCE (schematizza) Appena possibile, farà un sommario nella colonna a sinistra inserendo i punti principali, le parole-chiave e le idee che gli vengono in mente.
3. RECITE (esponi) Successivamente riesporrà ciò che è stato ascoltato o letto con parole proprie.
4. REFLECT (rifletti). Farsi un’ opinione di ciò che si sta studiando aiuterà l’allievo a ricordare ed a collegare fatti o idee studiati anche in precedenza.
5. REVIEW (ripassa) Rivedere gli appunti.
6. RECAPITULATE (riassumi) Infine lo studente realizzerà un riassunto nella fascia orizzontale attraverso frasi chiare, semplici ma allo stesso tempo ricche di contenuti.

Così facendo lo studente avrà a disposizione molto materiale utile per il recupero, che successivamente potrà sistemare in un ampio raccoglitore. Auguro a coloro che sperimenteranno questo metodo di apprendimento di ottenere risultati visibili e duraturi.

Maria Ausilia Castagna