Per una scuola senza droghe

Quando si parla di prevenzione in ambito educativo, bisogna considerare la cosiddetta “prevenzione primaria”, cioè il primo livello di intervento verso il quale indirizzare la campagna di informazione rivolta ai giovani adolescenti.

Sappiamo purtroppo che il consumo di droghe, compreso il tabagismo e l’alcolismo, considerate, non a torto, “droghe di stato” perché possono essere liberamente acquistate, rappresentano un problema di sanità pubblica a forte impatto sociale. La collettività è fortemente danneggiata da questo fenomeno, perché proprio i giovani, che rappresentano il futuro della società, sono i maggiori consumatori di sostanze psicotrope.

La comunicazione educativa rappresenta un mezzo prioritario per far conoscere i rischi e i danni derivanti dall’uso delle droghe, puntando a sviluppare negli adolescenti consapevolezza e autonomia di giudizio in relazione alle scelte di comportamenti e stili di vita corretti.

Oltre quindi alla prevenzione, devono essere messi in campo i fattori di protezione che rappresentano un potenziale di difesa contro i pericoli del consumo di stupefacenti. I fattori di rischio rappresentano comunque un target di vulnerabilità individuale: essi riguardano sia la sfera psicologica sia quella socio-ambientale, in cui i giovani vivono e stabiliscono i rapporti interpersonali (famiglia, scuola).

I modelli educativi hanno il compito di orientare alla valorizzazione dell’individuo e delle proprie abilità cognitive, soprattutto nell’arco di vita che va dalla nascita all’età dei venti anni. In questo periodo, la plasticità cerebrale in evoluzione “assorbe” dall’ambiente i paradigmi comportamentali necessari per costruire un proprio modo di essere, pensare e agire.

Purtroppo, proprio in questo arco temporale l’uso di droghe produce i maggiori danni biologici: le sostanze psicoattive interferiscono nella maturazione cerebrale, causando alterazioni e squilibri del sistema neuropsicologico. Poiché l’età di assunzione delle droghe si è notevolmente abbassata e generalmente passano diversi anni prima di avere contatti con i servizi di salute mentale, si ritiene importante intervenire quanto prima, affidando alle agenzie educative il compito di informazione e prevenzione.

Esse rappresentano i mezzi indispensabili per sensibilizzare i giovani e orientarli verso comportamenti e scelte di vita consapevoli, risorse personali da investire per costruire e progettare il futuro.

PER APPROFONDIRE:
Strumenti informativi per una scuola senza droghe (Dipartimento Politiche Antidroga)

Laura Alberico