La nuova Ecdl, una patente “per tutta la vita”

Collaborazione, cloud e sicurezza, le parole d’ordine che contraddistingueranno la nuova Ecdl, la patente europea del computer. Il 13 maggio, a Milano, Aica, l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, ha presentato le novità del nuovo programma, che sarà disponibile a partire dal 1° settembre 2013.

L’Ecdl, meglio conosciuta come la patente europea del computer, ha coinvolto in questi 15 anni più di 20 milioni di persone, in 150 paesi. L’Italia non è da meno: sono infatti circa 2 milioni le certificazioni ottenute dagli studenti del nostro Paese.
In questi 15 anni, però, il mondo delle ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) è cambiato e si è evoluto. Basti pensare, ad esempio, al sempre più ampio uso dei dispositivi portatili, come smartphone o tablet, e alle nuove forme di comunicazione, come i social network o la messaggistica istantanea.
Non trascurabile il ruolo del “cloud”, ossia della “nuvola”, che consente di utilizzare programmi e servizi bypassando il computer stesso, grazie alla connessione Internet.

Insomma un mondo in evoluzione, che ha stimolato l’ideazione e la strutturazione della nuova Ecld, che si rinnova nei contenuti e nella struttura per adeguarsi ai cambiamenti tecnologici, educativi e professionali.
La novità principale sta innanzitutto nell’idea di voler essere uno strumento in itinere, che accompagna e certifica le competenze tecnologiche della persona.

La nuova patente del computer si compone di una Ecdl Base, che coinvolge le competenze necessarie per l’alfabetizzazione digitale e che pone le basi per essere pienamente “cittadini digitali” e per accedere a competenze più specializzate; lL’Ecld Full Standard, invece, è il passo successivo. Oltre al modulo relativo ai software per presentazioni, vi è quello sulla Online Collaboration, che comprende l’utilizzo della rete a tuttotondo (social network, applicazioni mobile, cloud), e quello sull’IT Security, che approfondisce l’aspetto della sicurezza per un uso delle tecnologie digitali in modo consapevole.

Il futuro, ossia a partire dal 2014, sarà segnato dall’Ecdl Profile. Si tratterà di un modello che lascerà al candidato la libertà di scegliere la combinazione dei moduli da certificare. Sarà possibile, quindi, strutturare un curriculum ad hoc, che possa andare incontro alle proprie esigenze professionali e ai propri interessi.
Insomma uno strumento che ci accompagnerà proprio tutta la vita.

Proprio Bruno Lamborghini, presidente di Aica, ha commentato:
“La Rete è importante, nel mondo ci sono circa sei miliardi di connessioni mobili. Pertanto nessuno può considerarsi estraneo al mondo delle tecnologie, ed è necessario gestire questo cambiamento. Purtroppo in Italia, nell’ultimo decennio, il lavoro non è stato supportato da adeguate competenze informatiche; elemento che ha influito negativamente nella nostra produttività. È importante, quindi, puntare su un’innovazione tecnologica che coinvolga la Scuola a livello nazionale. Spero, inoltre, che proprio l’Agenda Digitale diventi la priorità d’azione per le nostre istituzioni e per il nuovo governo”.

Raffaella Di Masi