Da una scelta consueta a una scelta consapevole
Un quinto dei giovani che si iscrivono alle università locali abbandona dopo il primo anno. Sono molte le variabili che contribuiscono alla decisione e non sempre se ne ha la giusta consapevolezza. Magari si dà di volta in volta un peso a elementi che possono stridere tra loro come gli interessi personali che possono predominare sugli sbocchi occupazionali, perdendo di vista il quadro d’insieme.
Tale considerazione ci ha indotto a costruire un percorso di Orientamento inteso come un’interessante iniziativa volta a definire sia un’occasione di dialogo con gli insegnanti della scuola media superiore, sia uno “strumento” per coinvolgere e attirare gli studenti più interessati facendo loro cogliere soprattutto che il concetto di università implica un contesto differente di studio e di ricerca in rapporto alla scuola.
Questo lavoro è volto a ricostruire un quadro di sintesi delle attività, delle azioni, che hanno caratterizzato il progetto. L’orientamento non può essere legato solo alle dinamiche del mercato del lavoro o alle dinamiche culturali e psicologiche della persona, ma è costruzione e ricostruzione delle attività e del rapporto che vi è tra l’individuo e il contesto sociale, professionale e sulla presenza dei nuovi contesti.
L’USP di Como ha avviato la realizzazione in via sperimentale di una rete integrata tra le scuole per offrire sul territorio i servizi inerenti alle iniziative riguardanti l’orientamento in uscita. Questa rete tra le scuole ha previsto che le azioni fondamentali fossero uniformemente svolte dalle 12 scuole superiori, e questi messi in collegamento tra le otto università del territorio
Inoltre è stato attivato sperimentalmente uno sportello informativo già da febbraio 2008 a oggi, con fasi intermittenti di funzionamento. Questo sportello intendeva e intende offrire un servizio di consultazione per giovani studenti, sui vari servizi e offerte universitarie e tra i giovani e Istituzioni che operano sul territorio. Il Progetto “Orientamento alla scelta post-diploma” è stato realizzato con la collaborazione delle Università Insubria e Politecnico per la parte riguardante sia la didattica che la realizzazione di alcuni convegni, e la collaborazione con l’UNIVERCOMO ci ha permesso di avere come collaboratore il dottor Paolo Trivellato, professore di Sociologia dell’Università di Milano Bicocca, che ha coordinato e si è occupato di somministrare un questionario longitudinale a cinque istituti presi come campione, per analizzare nel concreto come e in che modo i ragazzi scelgono il loro percorso universitario; altri soggetti che hanno contribuito alla realizzazione delle attività: prof. Antonio Di Martino, responsabile delle scuole in rete “COMORIENTA”e dell’Istituto polo “Pessina”, prof.ssa Maria Pia Ester d’Angelo, capo progetto di “COMORIENTA” con Donatella Diacci Ufficio autonomia dell’USP di Como, prof. Angelo La Piscopia, responsabile informatico, Anna Morello, operatrice informatica, Paolo Mazara, responsabile organizzazione personale e contatti con gli enti esterni.
A progetto concluso si può affermare che la scuola, che spesso rappresenta il sistema più criticato e accusato di inefficacia rispetto alla funzione orientativa, ha in questi anni accumulato una considerevole ricchezza di esperienze e di progetti per l’orientamento.
Certamente, nonostante gli sforzi, non riesce a rendere visibili e a valorizzare i propri impegni rispetto agli altri sistemi. Le attività realizzate hanno tentato di rispondere alla mission specifica del sistema scolastico che è quella di favorire una formazione globale dell’alunno
Gli alunni che hanno partecipato alle attività proposte sono stati 2180 e di questi solo il 5% dichiara di aver svolto altre attività di orientamento all’interno del proprio istituto, ciò ha indotto il gruppo lavoro a pianificare anche per quest’anno un progetto che potesse costruire una metodologia-didattica all’orientamento, costruire una rete in cui interagiscono scuole, università, enti territoriali, costruire una piattaforma che permettesse di documentare per informare, condividere, interagire.
Questo lavoro non è finito. Non solo perché è un cantiere aperto che si costruisce strada facendo, ma perché le nostre risorse e conoscenze, lo riconosciamo, sono limitate e tante altre cose avremmo potuto fare e vogliamo fare. Avremmo avuto bisogno di più tempo, di più spazio e di qualche rilettura in più per fare il libro che sognavamo di leggere.
Nonostante questo abbiamo provato a costruire una bussola per orientarci nel rompicapo della rete del sistema scolastico e territoriale, in questo sistema di interazioni con enti e servizi abbiamo potuto toccare con mano la profonda innovazione nei rapporti sociali, nell’immaginario e nel modo di fare politica.
Maria Pia Ester d’Angelo