Al via il Festival dei Licei d’Europa

Con 8 paesi partecipanti (Turchia, Romania, Germania, Finlandia, Norvegia, Spagna, Francia e Italia, nazione ospitante) si sta svolgendo a Guidonia (Roma) presso il Liceo Majorana-Pisano, nell’Auditorium “Mario Verdone” (240 posti, dolby stereo, schermo gigante) il primo Filmfest europeo del cinema organizzato in Italia. Il Festival presenta due sezioni a concorso: “The Best Short Student Film e “The Best European Film of the Decade”.

Nella prima sezione gli studenti possono concorrere con dei corti della durata massima di 20 minuti, di qualunque genere. Nella sezione “The Best European Film of the Decade” gli studenti, dei rispettivi paesi, hanno scelto un lungometraggio d’autore che ritengono sia il migliore degli ultimi dieci anni. Quindi gareggeranno anche i film professionali ma, appunto, scelti e poi commentati in sala dagli allievi. In programma un denso workshop di montaggio e regia a cura della regista Deborah Farina. Tutto rigorosamente in inglese.

Al “Mamma Roma Guidonia FilmFest” hanno aderto 40 studenti stranieri e 12 docenti tra cui 3 dirigenti scolastici d’Europa. In sala, ogni sera, anche 150 tra studenti e docenti del territorio. Carlo Verdone ha aperto il Festival, il 24 settembre, presente il sottosegretario Lorenzo Fioramonti con una “Lectio d’autore”. Il noto attore e regista ha ricordato i suoi esordi cinematografici “da giovane realizzavo film introspettivi, filosofici, leggermente intellettuali, ma la mia vena, seppur malinconica mi portava alla commedia “. Ha auspicato che “nella scuola entri il cinema, magari nell’ultimo anno come materia di studio attraverso un volume che tracci la storia del cinema mondiale riservando spazio ai grandi capolavori del cinema”.

È preoccupato per il consumo del cinema, al giorno d’oggi, attraverso cellulari e iPhon, “il cinema si apprezza in sala, e se in alcune scuole ci sono sale questa di Guidonia, allora è il massimo”. Passando ai video prodotti a scuola ha invitato i giovani “a non abbandonare la loro passione per il cinema, come state dimorando attraverso questo festival europeo; chiedete ai vostri docenti di aiutarvi e continuate. Ma quando arriverete ad una certa età, diciamo a 35 anni, se non avete sfondato nel cinema, non è una tragedia, farete una altro lavoro, ma avrete imparato un linguaggio. Tenete pronta, appunto, una professione con un alternativo percorso universitario”.

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