Safety and security
Gentili lettori questo è un articolo di prova. Provate a valutare un’ipotesi di intervento territoriale sulla sicurezza a 360° che unisce tutti gli aspetti che convogliano attenzioni e azioni sulla salute, prevenzione al tabagismo e all’alcolismo, cura e nuove tipologie di relazione con bambini e adulti trapiantati d’organo, sicurezza sul luogo di lavoro che spesso è l’aula o il laboratorio didattico, educazione stradale e salute agroalimentare.
Il modello che stiamo sviluppando è S.A.S, Safety and security, e richiede tre rari ingredienti: coraggio da parte di tutti voi che dovrete votare su una sua spendibilità nel vostro ambito di lavoro, finanziamenti europei e un accordo territoriale fra enti, istituzioni e associazioni che, a geometria variabile, in un’ottica di sussidiarietà, vorranno sottoscrivere un protocollo di intervento possibile. Anche questo è progresso sostenibile che – come molti colleghi già sanno – per me e i miei collaboratori è un impegno di sviluppo didattico ma anche di responsabilità civile compartecipata.
Antefatto. O per meglio dire il luogo del primo misfatto è il solito Itas Serpieri a Bologna, storico istituto agrario nella periferia di Bologna dove quattro aule sono state sgombrate per un totale utilizzo all’insegna della sicurezza sperimentata e praticata in modo laboratoriale. Gli attori di questa scelta sono stati la Provincia di Bologna proprietaria dei locali e di un sano concetto di sostegno alla sicurezza, l’Ufficio scolastico Provinciale, una task force di agguerrite associazioni che collaborano con la l’Azienda Sanitaria, il Comando Regionale dei VVFF e infine la direzione dell’istituto scolastico. Siccome i miracoli accadono, nel giro di un’estate la prima aula è stata trasformata in un accogliente stanza semaforo con morbido tatami dove anche i più piccoli frequentatori delle scuole materne e dei comprensivi del quartiere Corticella possono imparare le regole della convivenza in strada. Corollario di questo spazio è il giardino storico attiguo dove i vigili della polizia municipale hanno ricavato percorsi di bici sicura e ottimi spazi per simulazioni di attraversamento e di riconoscimento dei segnali stradali. Il piazzale antistante si è invece trasformato nella pista di prova per i ciclomotori e i corsi di patentino per i ragazzi delle scuole superiori. Una seconda aula è stata occupata da 15 simulatori di guida sicura progettati e realizzati da Honda. Sono grosse biciclette collegate a uno schermo LCD che aiutano l’adolescente a simulare tutti i possibili comportamenti di guida e ad apprendere tecniche e dinamiche in tutta sicurezza con istruttori specializzati. Altre due aule sono in corso di allestimento per moduli di educazione alla salute che copriranno una vasta gamma di interventi. Alcuni tradizionali come quelli sul tabagismo, droghe e alcolismo, altri riguarderanno i trapianti d’organo e innovativi aspetti di gestione della salute.
Istruzioni per l’uso. Questo modello ammette che i vari sottoscrittori eroghino delle ore di formazione – su base volontaria o a pagamento – e siano disponibili a fare non solo il loro canonico lavoro di informazione, ma siano concretamente rivolti alla formazione in un’ottica di reciprocità nel senso che la salute non è un concetto univo, ma è una condizione che si sviluppa in un contesto con il concorso di molti agenti. I moduli possono essere suddivisi in aree e per livello di complessità.
Punti sicuri: numerosi moduli didattici sono già stati testati, realizzati e pronti a essere trasferiti in altri contesti, la possibilità che buone pratiche formative indirizzate a una fascia della popolazione siano trasferite anche in altri ambiti (dalla scuola alle associazioni per esempio).
Punti incerti: un metodo comune ancora a volte approssimativo, la novità assoluta da parte di molte istituzioni a leggersi in un’ottica di formazione, che in questo nuovo scacchiere di rinnovate geometrie diventa continua e riattualizzata dagli apporti di tutti i componenti.
Se siete interessati a entrare in questa rete come punti S.A.S scrivete a dirigente.serpieri@gmail.com
Lucia Cucciarelli