Numero 119

Indice

Paolo MazzoliLettera alla professoressa Perla

Rita Bramante, Giovani ambasciatori della Costituzione

Redazione, 150 ore a Torino e in Piemonte

Presentazione

Paolo Mazzoli in Lettera alla professoressa Perla pone una domanda, forse si potrebbe dire una critica, sull’opportunità di prescrivere argomenti specifici nei curricoli scolastici, argomentando che ciò contrasterebbe con il principio dell’autonomia scolastica sancito dalla legge. L’articolo evidenzia  quattro  questioni molto importanti.

  1. Mantenere l’approccio non prescrittivo dei programmi precedenti.
  2. Assicurare che il processo di revisione coinvolga attivamente le scuole, come avvenuto nel 2012.
  3. Riconoscere l’importanza della relazione tra Indicazioni nazionali, curricolo scolastico e programma dei docenti.
  4. Evitare di utilizzare le Indicazioni nazionali per promuovere visioni ideologiche, puntando piuttosto sui valori costituzionali.

 

Rita Bramante  in  Giovani ambasciatori della Costituzione ricostruisce   l’avvio della “Civil Week” milanese, intitolata “La Costituzione siamo noi”, con un discorso di Neri Marcorè che contrappone la frammentazione della politica  attuale al lavoro unificante dell’Assemblea Costituente. Bramante evidenzia l’importanza della Costituzione italiana, considerata un “miracolo laico” , fondamentale    garanzia di democrazia e equità. Durante l’evento, diversi giovani “ambasciatori” presentano le loro riflessioni e testimonianze:

  • Beatrice Tassoni di PizzAut sottolinea il diritto al lavoro per i disabili, citando gli articoli 1 e 3 della Costituzione.
  • Diego Brigaglia, studente brillante, enfatizza l’importanza di diventare “brave persone” che rispettano e difendono i valori costituzionali.
  •  Mery Pagliarini introduce il progetto Ri-Costituente, in cui giovani dai 15 ai 25 anni scrivono una Costituzione per il 2050, enfatizzando la partecipazione giovanile alla vita sociale e politica.

Il Presidente Sergio Mattarella ribadisce l’importanza di coinvolgere le giovani generazioni nel processo decisionale, promuovendo un “patriottismo costituzionale”.

 

Un articolo di redazione presenta il libro “Cinquant’anni di 150 ore a Torino e in Piemonte“, curato da Enzo Pappalettera e Lucia Perona, che  ripercorre la storia dell’educazione degli adulti in Piemonte dagli anni ’70 ad oggi. Questa pubblicazione esamina le esperienze passate e le prospettive future dell’apprendimento permanente, sottolineando l’importanza di un  settore del sistema educativo, che ancora manca in Italia. Il libro è suddiviso in tre parti.

  1. Origini e sviluppo delle 150 ore, fino alle  attuali  difficoltà e crisi .
  2. Percorsi innovativi dagli anni ’90, con un focus sul Progetto Polis.
  3. Ostacoli e prospettive per l’apprendimento permanente, che  analizza i fattori che hanno impedito lo sviluppo di un sistema  complessivamente efficace di life long learning .

Il testo include saggi, interviste e riflessioni che evidenziano il valore di queste esperienze non solo a livello locale, ma anche nazionale. L’articolo invita a una lettura condivisa  di questo testo, al fine di aprire  un dibattito, a partire dalle 11 domande, che il libro pone,  sulla situazione attuale e sul  futuro dell’educazione degli adulti in Italia.