Numero 117

Indice 

Giancarlo Sacchi, A 50 anni dagli organi collegiali

Emiliane Rubat Du Mérac Cambiare il paesaggio relazionale dei percorsi di formazione

Vittoria Gallina, Maturità 2024: vecchio esame e nuovi  provvedimenti-spot da viale Trastevere

Presentazione

Giancarlo Sacchi, A 50 anni dagli organi collegiali, ripercorre, alla luce della situazione attuale, l’evoluzione di questa riforma istituzionale. Nati in un contesto  in cui forte era l’esigenza di attuare equità sociale, realizzando il diritto allo studio, anche secondo i principi della pedagogia attiva, questi organismi di governo della scuola  sono stati concepiti per democratizzare la scuola, rendendola inclusiva e partecipativa. Nonostante l’iniziale entusiasmo e l’introduzione di misure inclusive per disabili e immigrati, gli organi collegiali  sono stati fortemente limitati dalla  stessa burocrazia ministeriale. Nel corso degli anni, sono stati tentati vari modelli di autonomia scolastica, con risultati contrastanti. L’articolo conclude sottolineando la necessità di rafforzare la collaborazione tra scuola e famiglie, valorizzare il ruolo degli studenti e ridurre la burocrazia per tutto il personale, proponendo una riforma che chiarisca,  al di là di suggestioni di differenziazioni o altro, le competenze tra Stato, Regioni e istituzioni scolastiche.

Dare corpo alla conoscenza e Voci alle diversità”  è il tema dell’interessante incontro che si è tenuto il 31 maggio presso Sapienza Università di Roma, l’articolo di Emiliane Rubat Du Mérac, in Cambiare il paesaggio relazionale dei percorsi di formazione presenta  alcune iniziative educative modulari, orientate all’inclusività. Ispirato dalla filosofa e fisica Karen Barad e dal suo concetto di intra-azione, l’approccio educativo di queste esperienze  promuove l’apprendimento come processo di co-costruzione. Tra i progetti  sono stati menzionati  gli Open badge EDU Sapienza, che certificano le competenze non formali e informali, e laboratori che utilizzano linguaggi artistici e manuali per arricchire l’esperienza educativa. Elemento chiave di questo progetto è il service-learning, che collega apprendimento accademico e servizio alla comunità. L’articolo sottolinea l’importanza della collaborazione tra università e territorio per sviluppare programmi formativi rilevanti per la comunità locale e dimostra come il dialogo e la co-costruzione di significati possano trasformare l’educazione.

Vittoria Gallina, Maturità 2024: vecchio esame e nuovi  provvedimenti-spot da viale Trastevere, esamina i contenuti delle disposizioni relative all‘esame di maturità 2024, evidenzia, da un lato l’annunciato  “ritorno alla normalità pre-pandemia” , e nello stesso tempo l’ambiguità della introduzione   di  alcune novità. L’ordinanza del 22 marzo 2024 stabilisce che le prove inizieranno il 19 giugno 2024,la prova orale dovrà  includere l’educazione civica e l’esperienza dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). L’articolo critica il fatto che l’esordio delle nuove figure professionali  ( tutor/ mentore/ orientatore), introdotte  recentemente dal MIM, avrebbero così una prima verifica nella attuale sessione d’esame, sottolineando la mancanza di flessibilità del sistema educativo italiano e la necessità, invece, di un processo di  valutazione di queste nuove figure. Forse sarebbe più appropriato  un approccio  graduale, basato su sperimentazioni iniziate  a partire dal biennio delle superiori, piuttosto che  una verifica  dopo un solo anno di entrata in vigore di queste novità   nell’esame conclusivo del percorso secondario.