Numero 109

Indice

Redazione, Il diritto alla piena integrazione

Rita Bramante, Lettere sovversive e perturbatrici di Don Milani

Saul Meghnagi, Verso il giorno della memoria

Vittoria Gallina, Scuola e istruzione in un paese che non riesce più a vedere

Gian Carlo Sacchi, Un altro anno dopo la pandemia, ritorno alla normalità?

Presentazione

Il diritto alla piena integrazione, una questione seria,  malamente ritirata fuori e ridotta al consueto  gioco dello scontro tra tifoserie. Per questo la redazione di Education ha voluto esprimere qualche riflessione e diffondere  tra i propri lettori, il documento della SIPes “La realtà dell’inclusione scolastica in Italia: oltre le mistificazioni”.

Rita Bramantein Lettere sovversive e perturbatrici di Don Milani, ripercorre le molte iniziative realizzate nel corso delle celebrazioni del centenario della nascita e, dando conto in particolare della Giornata di studio sull’eredità di don Lorenzo Milani,  richiama  attenzione su quella modalità di “comunicazione “  che le sue lettere hanno rappresentato:  l’impegno continuo a schierarsi, senza ambiguità,  per la giustizia in un mondo diviso tra “privilegiati e oppressi”, per la denuncia morale e politica di tutte le iniquità contenute in leggi, che devono essere modificate, per il rifiuto di atteggiamenti di passiva obbedienza di fronte a norme che violano diritti e moralità  

Collocando il suo intervento in vista del giorno della memoria, Saul Meghnagi, Verso il giorno della memoria ,  avvia una riflessione  che parte dall’analisi   del significato di quattro parole ( Genocidio, Pogrom, Apartheid, Crimini di guerra),  ne costruisce una definizione puntuale per rappresentare tragici eventi,  che vanno studiati  nella loro complessità per evitare interpretazioni semplicisticamente non corrette e  schieramenti preconcetti  in relazione  a conflitti, che devono essere compresi  nella loro nascita, evoluzione e possibile superamento. Si tratta di un progetto  educativo e di studio, che ha il suo elemento  ispiratore in quanto insegnava Tullio De Mauro quando sosteneva che “La distruzione del linguaggio è la premessa per ogni futura distruzione”.

Sonnambuli, cechi, disorientati e quant’altro, questa la rappresentazione della popolazione italiana contenuta nel Rapporto Censis  2023. Vittoria Gallina, Scuola e istruzione in un paese che non riesce più a vedere, illustra in particolare la sezione dedicata ai processi di istruzione/ formazione e approfondisce quegli aspetti che, in Italia, misurano la distanza tra quanto il sistema offre o non offre, soprattutto ai giovani, e le necessità che sono  ormai tutte drammaticamente presenti, evidenziando la incapacità di dare una qualche  prospettiva di futuro,  per  usare la formula del Rapporto.

In Un altro anno dopo la pandemia, ritorno alla normalità?, Gian Carlo Sacchi osserva quanto è accaduto nella scuola nell’anno appena concluso segnato da un disagio diffuso, caratterizzato da passività o da violenza. Ciò ha sollecitato il ministero a promuovere interventi di educazione alla relazione di sostegno e tutoraggio in senso orientante, ma contestualmente  sono stati decisi  anche interventi restrittivi attraverso l’uso tradizionale di punizioni quali il  voto di condotta. L’articolo fa riferimento ai risultati delle prove Invalsi e alle opportunità offerto dal PNRR la cui realizzazione dipende molto dalla capacità del sistema nel suo complesso di gestire le risorse per realizzare un effettivo miglioramento della qualità degli apprendimenti.