Il numero 53

Indice del n. 53 di Education 2.0 del  12 maggio  2021

 

Redazione (a c. di) Il PCI e la scuola – Il manifesto politico del PCI sulla scuola nell’opera di Daniele Turchi

Mario Fierli, Claudio Salone Ragionando di utopie e distopie 

Roberto Maragliano Il PCI e la scuola – L’alto e il basso nei processi di cambiamenti scolastico 

Stefano Lotti La tavola periodica delle competenze

Dario Missaglia La scuola…in Comune: scuola e territorio per una nuova stagione

Oriana Micheletti  Sogno d’estate

 

Presentazione del numero

Questo numero si presenta ancora più ricco del solito, per la diversità e l’originalità dei contributi. Per la serie Il PCI e la scuola usciamo dal solco del contributo scritto e presentiamo come Redazione una galleria di manifesti dedicati alla scuola realizzati per il PCI negli anni Settanta, da Daniele Turchi, allora grafico giovanissimo, poi prematuramente scomparso, che proponeva per la politica uno stile  comunicativo molto innovativo. Il lavoro è accompagnato dai ricordi di suoi amici e collaboratori, tra cui Walter Veltroni. Il materiale grafico ci è stato gentilmente concesso dalla Fondazione Basso, che ha recentemente curato la sistemazione e l’archiviazione dell’opera di Daniele Turchi. Ancora due nostri redattori storici, Mario Fierli e Claudio Salone, prendendo spunto dal bel libro scritto dal primo, La tecnica tra utopie e distopie,   intrecciano un dialogo serrato e profondo sulle utopie e le distopie che hanno percorso la storia, in specie, ma non solo, quella letteraria, e si chiedono perché oggi sia così predominante il tema distopico. Sempre la serie Il PCI e la scuola Roberto Maragliano riflette su questioni che dovrebbero (ma non sono) al centro del  centro del dibattito della sinistra sulla scuola: perché il PCI perde, negli anni Ottanta, la sua egemonia culturale pluridecennale sulla scuola? Maragliano avanza l’ipotesi che l’ideale ‘alto’ delle riforme strutturali dell’istruzione abbia fatto perdere quanto di buono c’era nel ‘basso’ delle proposte pedagogiche sull’educazione che si erano venute elaborando per tutta la seconda metà del secolo scorso. Utilizzando la metafora della Tavola periodica di Mendeleev Stefano Lotti, e un gruppo nutrito di insegnanti, ha  costruito un sistema coordinato e connesso che correla le competenze in un ambito in cui concorrono le indicazioni istituzionali e quelle esperienziali. L’obiettivo, come scrivono loro stessi, è di offrire «un colpo d’occhio» su questa materia complessa che sia operativamente utile agli insegnanti. Infine proponiamo due articoli che intervengono sulla recente proposta del ministro Bianchi di aprire le scuole per tutto il periodo estivo. Su questa idea non nuova ma che comincia finalmente ad avere basi strutturali, Dario Missaglia scrive delineando che questa grande opportunità deve evitare alcuni pericoli che rischiano di bloccarla: la non strutturalità dell’intervento e la difficoltà di governo se non ci si affida alle forze operanti nella scuola. Con spirito più ottimista interviene sull’argomento Oriana Micheletti, che partendo dall’universo della scuola primaria, evidenzia tutte le grandi opportunità di innovazione didattica che potrebbero scaturire da questa scelta.