Il numero 39
In questo numero presentiamo la seconda e ultima parte del ‘questionario virtuale’ su alcune questioni cruciali oggi nella scuola; dopo aver ospitato le risposte dirette alle domande, questa volta diamo spazio a riflessioni più libere: Marilina Laforgia argomenta su come le costrizioni imposte dalla pandemia abbiano sollecitato gli insegnanti a una più precisa presa in carico di scelte didattiche condivise, quindi a una maggiore pratica comunitaria; Giuseppe Cappello riflette su una questione apparentemente da cronaca da rotocalco, le vicende del Billionaiere e del suo ineffabile proprietario, per considerazioni sulla tendenza, in occidente, di voler recidere il legame con la natura in una deriva decisamente sumeromistica; Oriana Micheletti presenta esperienze che fanno molto riflettere sulla possibilità di coinvolgere anche i bambini più piccoli, in presenza o a distanza, non solo nel lavoro quotidiano ma anche nelle scelte e negli indirizzi didattici. Tra gli articoli torna Giuseppe Cappello con un saggio (a cui seguirà un’appendice prossimamente) che prende spunto dalle discussioni, spesso sgangherate, sull’attendibilità della scienza in questo scenario pandemico, per ritornare sui valori chiave della conoscenza scientifica e per proporre una filosofia in grado di ristabilire il rapporto stretto tra uomo e natura. Vittoria Gallina fa invece un reportage sulla Giornata mondiale dell’alfabetizzazione e sui premi conferiti a importanti progetti internazionali di alfabetizzazione delle aree più emarginate del mondo. Infine Angela Scozzafava recensisce un libro particolarmente ricco di documentazione su quel che avvenne nella scuola, e nella direzione scolastica, in applicazione alle famigerate leggi razziali del 1938, sfatando definitivamente, seppure ce ne fosse ancora bisogno, il falso mito dell’italiano brava gente.