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Disfide matematiche: attività interdisciplinare in una classe di indirizzo tecnologico meccanico

Pubblicato il: 08/02/2023 03:45:30 -


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“Imparare a giocare, stabilendo e rispettando regole oneste, crea l’abitudine a una convivenza civile molto di più che non lunghe prediche di educazione civica.”

Lucio Lombardo Radice

 

Premessa

Le parole di Lucio Lombardo Radice operano una potente sintesi di aspetti davvero preziosi per la prassi didattica. Le attività ludiche, infatti, rivestono un ruolo determinante nei processi di apprendimento e i giochi creativi intelligenti per molti aspetti simulano la realtà della vita. Giocare “bene”, quindi, richiede tutta una serie di capacità intellettive del tutto simili a ciò che muoversi nel mondo reale richiede.

Organizzare in classe attività nella forma di gare, individuali o di gruppo, può rappresentare una strategia didattica particolarmente proficua.

Facendo leva su una sana competizione tra i ragazzi, sul loro vivo coinvolgimento e sulla collaborazione tra pari, argomentare, spiegare, giustificare si evidenzieranno come competenze   centrali nelle attività matematiche e, in generale, come obiettivi fondamentali per la formazione intellettuale di un cittadino.

Come sosteneva anche Emma Castelnuovo, è possibile abituare i ragazzi alla ricerca autonoma, svilupparne le possibilità di osservazione, intuizione, il senso critico e, in generale, alcune fondamentali attitudini di pensiero e far loro provare l’emozione della scoperta.

Per stimolare le capacità di problem solving, soprattutto all’inizio, è bene proporre anche problemi la cui soluzione richieda requisiti minimi di conoscenza. In questo modo è possibile favorire il coinvolgimento, al fianco degli alunni più curiosi e valenti, anche di quelli con maggiori lacune pregresse che di solito rimangono più in disparte. 

Come suggerisce Simonetta Di Sieno, educare a un buon rapporto con le regole dei giochi e insegnare come si garantisce la correttezza di un’affermazione permette di avvicinare gli studenti alla confidenza con i sistemi assiomatici, uno dei compiti prioritari di chi insegna matematica.

A questo punto, non ci resta che dire: “Che i giochi abbiano inizio!”.

Descrizione del progetto

Il percorso è stato realizzato in modalità interdisciplinare con la collaborazione tra la docente di matematica, prof.ssa Liuba Ballocco, la docente di lettere e storia, prof.ssa Barbara Gallesio, il docente di fisica, prof. Maurizio Rateo ed è stato proposto alla classe 2^A indirizzo tecnologico meccanico dell’I.I.S. “G. Vallauri” di Fossano, in provincia di Cuneo. Il periodo di svolgimento ha coinvolto i mesi di febbraio, marzo e aprile 2022.

La classe prescelta (19 allievi) è intellettualmente molto vivace. 

La principale fonte di riferimento è il libro di Fabio Toscano “La formula segreta. Tartaglia, Cardano e il duello matematico che infiammò l’Italia del Rinascimento” (ed. Sironi).

Il cuore delle attività proposte alla classe riguarda i pubblici duelli in cui i matematici italiani del Cinquecento si sfidavano pubblicamente, di fronte a folle di spettatori, proponendo allo sfidante di risolvere problemi complessi. Vincere o perdere una pubblica disfida matematica poteva segnare profondamente il futuro personale, professionale e economico dei due avversari. I protagonisti della storia narrata da Fabio Toscano sono Niccolò Fontana detto Tartaglia, Gerolamo Cardano e Ludovico Ferrari.

In compresenza con il docente fisica è stata allestita una disfida matematica a squadre secondo lo schema in figura.

Parallelamente alla disfida, agli allievi è stato proposto il trattamento, a cura della docente di lettere e storia, in collaborazione con la docente di matematica ed il docente di fisica, della vicenda narrata nel libro di Fabio Toscano, in modo da predisporre i testi e le indicazioni utili a trasformare il racconto in uno sceneggiato, intitolato “La formula segreta”, il cui video è stato girato e in parte montato dagli studenti stessi. Con il video realizzato dagli allievi e la relativa sceneggiatura da loro creata si è partecipato alla prima edizione 2021/2022 del premio “Matematica e storia” bandito da SISM-UMI.

La disfida matematica

È stato condiviso con la classe il regolamento riportato in figura.

I tre quesiti assegnati a ciascuna squadra sono stati estratti prevalentemente da fonti storiche tra cui il papiro egiziano Rhind (1800 – 1600 a. C.), problemi di Alcuino di York (800 d. C.), esempi risalenti al Medio-Oriente del 1150 d. C., problemi tratti dai testi di Fibonacci (1200 d. C.) e di Giuseppe Peano, grande matematico del nostro territorio. 

Tutte le fasi della disfida si sono svolte nelle ore curricolari di lezione di matematica o di fisica richiedendo in totale circa 8 ore.

Osservazioni conclusive

L’attività è stata accolta con interesse ed entusiasmo, gli allievi si sono dimostrati coinvolti attivamente durante le lezioni creando un clima costruttivo di competizione, confronto e collaborazione tra le varie squadre: un vivo spirito di squadra ha contagiato tutti. 

È stato appassionante assistere a non poche inaspettate performance da parte di allievi deboli nella disciplina e solitamente meno partecipi che, quasi increduli e evidentemente soddisfatti, hanno trainato la propria squadra nella risoluzione di un quesito, consentendo di ottenere anche il bonus per la consegna in anticipo rispetto alla squadra avversaria. 

Gli allievi hanno spesso esultato come avviene in sentite competizioni sportive! Per i ragazzi “non si scherza con le regole del gioco” che sono state vissute e “interiorizzate” con molta precisione e serietà, acquisite pienamente e applicate in maniera approfondita e consapevole.

Articolo relativo all’attività pubblicato il 23/04/2022 sulle pagine di Cuneo del quotidiano “La Stampa”.    

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Liuba Ballocco

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