Il numero 55
Indice del n. 55 di Education 2.0 del 9 giugno 2021
Fiorella Farinelli Per rafforzare la filiera tecnico-professionale non basta l’intervento sugli ITS. Ombre e vuoti del PNRR
Fiorella Farinelli (a c. di) Intervista ad Emanuele Crispolti, ricercatore Inapp, sui problemi e tendenze dell’istruzione e della formazione professionale
Maurizio Lichtner Il PCI e la scuola – Riforma della scuola: storia di una rivista
Vittoria Gallina Un bilancio dell’esperienza dei percorsi di formazione entro le SSIS: intervista a Lucilla Cannizzaro
Luciana Danusso In ricordo di Matilde Vicentini
Presentazione del numero
In questo numero continuiamo ad analizzare il PNRR, la cui realizzazione sarà decisiva per intervenire sulle storture economiche e sociali del nostro Paese. Fiorella Farinelli esamina il fatto che gli ingenti investimenti sulla Istruzione Tecnica Superiore, pur doverosi, potrebbero non essere sufficienti se non si ha cura dell’intera filiera formativa che parte dalla fine dell’obbligo e che attualmente piega le forze migliori verso la licealizzazione trascurando le potenzialità della cultura del lavoro. Sullo stesso argomento Farinelli intervista Emanuele Crispolti, profondo conoscitore dei temi della formazione professionale, il quale mostra quanto siano elevate le potenzialità del sistema dueale (scuola e formazione) e quanto poco queste strade siano ancora coltivate in Italia. Per la serie Il PCI e la scuola Maurizio Lichtner, con notevole e colta acribia, esamina il percorso politico-intellettuale di Riforma della scuola, la rivista del Pci che ha avuto un ruolo importante negli indirizzi politici del partito su educazione e formazione. Vittoria Gallina intervista Lucilla Cannizzaro, che ha avuto un ruolo rilevante nella esperienza delle SSIS, invitandola a mostrare quali erano i valori forti di quella proposta di formazione degli insegnanti e quali i limiti politici di quella vicenda finita molto presto nel nulla. Infine Luciana Danusso fa un commosso ricordo di Matilde Vicentini, recentemente scomparsa, che proprio ha avuto un rilevante ruolo, a livello nazionale, nell’educazione scientifica proponendo pratiche e percorsi didattici fortemente innovativi.