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Il PCI e la scuola – Riforma della scuola. Storia di una rivista

Pubblicato il: 09/06/2021 03:16:03 -


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Introduzione

Riforma della Scuola è stata per 35 anni la rivista del PCI sulla scuola, ma non era solo una rivista di politica scolastica. Esprimeva sicuramente un orientamento politico, visto che la riforma della scuola (in tutte le sue articolazioni) era considerata come una leva fondamentale per modificare i rapporti di classe e cambiare la società. Ma per ottenere risultati in questa direzione non bastavano le iniziative legislative, c’era bisogno di una battaglia culturale capace di modificare il senso comune, di creare valori condivisi, e di ampliare il consenso. E c’era certamente anche bisogno di confronti con altre posizioni sul piano pedagogico, pur partendo dalla concezione gramsciana del principio educativo. Era poi fondamentale, nell’impostazione della rivista, misurarsi con le istanze e le iniziative di base, avere interlocutori all’interno della scuola, insegnanti democratici impegnati nell’innovazione didattica, confrontandosi con le loro esperienze e offrendo contributi disciplinari specifici.

Interprete di questo particolare insieme di intenti è stato Lucio Lombardo Radice, direttore responsabile dal 1955 al dicembre ’82, che ha sempre garantito una certa autonomia rispetto al partito e un pluralismo di posizioni tra i collaboratori e nel comitato di redazione. Della direzione hanno fatto parte Dina Bertoni Jovine fino al 1965, F. Zappa e M.A. Manacorda dagli anni ’60 agli ’80. Zappa ha lasciato la direzione alla fine dell’83, Manacorda nell’84. Tullio De Mauro è stato direttore dal 1984 al 1989, seguito da Franco Frabboni fino al ’91.

La rilettura di Riforma che viene proposta è naturalmente selettiva; è organizzata cronologicamente e per temi, ed è divisa in due parti. La prima comprende tre sezioni:

  1. L’impegno per la media unica e il confronto con l’attivismo (1955-62)
  2. La crisi delle riforme e la crescita dei movimenti (1966-67)
  3. La contestazione, il rapporto col movimento studentesco (1968-69)

Anche la seconda parte sarà divisa in tre periodi, 1970-76, 1976-79, anni ’80, articolati per temi al loro interno.

Questa rilettura può essere utile a chi ha vissuto almeno una parte di quel percorso per rimettere a fuoco certi passaggi e certe scelte; per chi è venuto dopo può essere utile avere un’idea della complessità (ma anche degli inevitabili limiti) di quel progetto politico-culturale.

[link a Riforma della scuola – prima parte PDF]

 

Maurizio Lichtner Esperto di ricerca educativa, ha insegnato Pedagogia alla Facoltà di Sociologia della Sapienza ed Educazione degli adulti all’Università di Roma Tre. Si è sempre occupato di valutazione e sul tema ha pubblicato nel 2003 Valutare l’apprendimento: teorie e metodi, Franco Angeli. Ha fatto parte della redazione di Riforma della Scuola dal 1969 al 1979.

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