«Hominem pagina nostra sapit» (Marziale)
articoli correlati
Stiamo tutti vivendo un periodo complicato, difficile e doloroso, e fin dai primi giorni ho sentito che c’era il bisogno di stare vicino agli amici più cari, seppur nella distanza imposta dal virus.
Ecco quindi che nasce la classica ‘vignetta del giorno’ sul mondo che, in famiglia, conosciamo meglio: la scuola. Siamo infatti ben tre i docenti reclusi insieme, docenti di età ed esperienza diversa: si va dal quasi pensionando di italiano e latino (e animatore digitale) all’insegnante di fotografia per finire alla docente di matematica alle prime armi.
Nel profondo rispetto per la tragedia dei nostri cari anziani (ma non solo), abbiamo cercato con le nostre idee di regalare un sorriso agli amici sparsi per l’Italia focalizzando la nostra attenzione sul mondo che conosciamo meglio, il mondo della scuola, appunto.
Dai primi giorni, quindi, le vignette, da Riva del Garda, sono arrivate a Trento, a Verona, a Montebelluna, a Voghera, a Torino, a Bologna, a Roma, a Sassari, a Napoli e a Palermo: e da tutte quelle città in isolamento ritorna, ogni giorno, un saluto di gratitudine.
Che cosa sono le nostre strisce?
Sono il tentativo di superare i semplici meme – seppur spassosi – spesso inoltrati e poi ancora inoltrati e poi ancora …. e proporre, nel nostro piccolo, delle vignette dal disegno tradizionale, rassicurante ed empatico (nell’auspicio che sia anche simpatico).
La striscia a fumetti ha, inoltre, il merito di rendere moderno ed immediato lo spirito dell’epigramma di Marziale (c’è pur un docente di latino tra noi!): presentazione concisa della situazione e battuta finale (fulmen).
L’intenzione è di far scaturire il sorriso dall’ironia: sono sciocchezze, a tratti anche graffianti, certo, che si vogliono a tutti i costi tenere lontano dal sarcasmo e dalla cattiveria.
Marziale è davvero l’ispiratore: «Leggi questo, di cui la vita possa dire “È mio». / Non troverai Centauri, non Gorgoni né Arpie: / nella nostra pagina si sente l’uomo.».
Proprio così: “hominem pagina nostra sapit”; la nostra striscia vorrebbe essere questo, in un momento in cui la tragedia si mescola alla retorica, è ancora Marziale – adattato per la circostanza – ad indicarci la via:
“Dalle nostre vignette è lontana ogni retorica
Le nostre idee non sono gonfie di un folle tragico stile.
Eppure tutti lodano, ammirano, venerano quei poemi
…. Nella speranza che però leggano le nostre strisce”
Stefano Lotti, docente di italiano e latino presso il Liceo ‘Andrea Maffei’ di Riva del Garda