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È ancora utile discutere di apprendistato

Pubblicato il: 11/02/2011 12:08:28 -


Tuttoscuola commenta il sondaggio di Education 2.0 sull’apprendistato, un’occasione per riaprire il dibattito e le riflessioni sulle forme possibili per concedere ai ragazzi che completano gli anni di obbligo di istruzione “l’apertura di molte e diverse finestre sul mondo adulto”, così come nelle parole di Vittoria Gallina.
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In genere facciamo un commento al nostro sondaggio solo quando decidiamo di chiuderlo e questo accade quando vediamo che non arrivano nuove risposte; l’attenzione di Tuttoscuola ci costringe tuttavia a fare qualche considerazione in itinere e a scoprire le nostre carte: per noi il problema non è che i giovani debbano essere tenuti per dieci anni in stanze tutte uguali dotate di finestre, che guardano tutte lo stesso panorama, siamo invece convinti che nel corso dei dieci anni di istruzione e, soprattutto negli ultimi due, tutti gli studenti abbiano diritto a imparare in modo sicuro a utilizzare conoscenze fondamentali, apprese in modo adeguato, e a padroneggiare le conoscenze acquisite per operare in modo consapevole.

Nello stesso tempo però la scuola deve portare i giovani a confrontarsi con situazioni e contesti molto diversi e meglio rispondenti alle esigenze di ciascuno. Siamo convinti che l’inizio precoce del lavoro, che era stato eliminato all’avvio del nuovo obbligo, sia una scelta sbagliata per due ragioni:
1) la debolezza e la scarsa motivazione non sono un dato di fatto immutabile, ma il risultato di disparità e iniquità che proprio la scuola deve rimuovere.
2) e qui siamo sostenuti da dati di fatto che dimostrano che coloro che a 16/17 anni hanno già lavorato sono i giovani con le competenze più limitate e quelli che non credono di dover partecipare ad alcuna attività di studio o formazione (qui ci confortano i dati della indagine dell’allora CEDE sui diciottenni che non sono a scuola, Oneda, le due indagini internazionali IALS e ALL).

Vediamo ora i numeri del nostro sondaggio: nel momento in cui scrivo il 30% di chi risponde pensa che il lavoro precoce sia la soluzione (ricordiamo che per ottenere questo il governo ha dovuto inserire una deroga alla legge attuale), la restante parte, il 70%, molto consapevolmente, pensa che l’apertura di molte e diverse finestre sul mondo adulto, possa essere la strada per sostenere tutti, sia quelli che sono scolasticamente adeguati, sia quelli che arrancano, ma per fortuna possono ancora godere dei vantaggi dello studio. Non ci pare che si tratti di ultimi e illusi giapponesi che non si convincono che la guerra contro le diseguaglianze e le ingiustizie sia perduta, ma ci sembrano cittadini consapevoli del fatto che vale la pena di prendersi cura di tutti e tutte.

Per approfondire:
• L’articolo di Tuttoscuola a commento del sondaggio sull’apprendistato di Education 2.0
• Il video di Luigi Berlinguer in risposta al commento di Tuttoscuola

Vittoria Gallina

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