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Blended-learning nella didattica della lingua cinese

Pubblicato il: 26/02/2014 12:23:18 -


Nell’ambito di un corso di lingua cinese per principianti tenuto al Liceo Scipione Maffei di Verona, è stata introdotta una nuova proposta didattica che alterna la lezione in presenza alla lezione a distanza, volta a facilitare il primo contatto con la lingua cinese e la sua fruizione, creando contesti di apprendimento direttamente in lingua.
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La lingua cinese sta diventando una lingua curriculare nelle scuole secondarie di II grado in molte città italiane, in seguito all’incremento degli scambi economici, scientifici, tecnologici e culturali con la Cina. Pertanto i sinologi si stanno interrogando su come sviluppare una didattica adatta alle scuole secondarie di secondo grado.
Le questioni inerenti a questo tema, vertono su più aspetti: la creazione di materiali didattici ad hoc, di manuali sulla civiltà cinese per le scuole secondarie, la formazione in ambito didattico dei nuovi docenti di cinese della scuola secondaria di II grado e la mancanza di un contesto che faciliti l’apprendimento del cinese.
Fino a pochi anni fa, infatti, l’insegnamento del cinese era limitato ai corsi di laurea in ambito lingustico e corsi privati o extracurriculari. L’approccio didattico di tipo universitario si è sempre basato su parametri diversi da quelli della scuola superiore, richiedendo anche una sensibilità e un’attenzione differenti verso lo studente, in quanto rispondenti a un bisogno formativo di altro tipo.

Nondimeno l’attenzione dei docenti su temi inerenti agli aspetti cognitivi e psicologici dell’attuale nuova e moderna didattica è un tema relativamente nuovo nell’ambito della didattica della lingua cinese come LS, necessita anche di uno studio comparatistico con la didattica delle altre LS per poi concentrarsi sulle peculiarità linguistiche del cinese.
A livello universitario, l’insegnamento del cinese, ha spesso seguito l’approccio mnemonico alla lingua, tipico della didattica cinese in Cina. Approccio, che per quanto necessario per le caratteristiche tipiche della lingua in oggetto (la quantità d’ideogrammi da apprendere), è rendere ancora più arduo e ostico il primo contatto con la lingua per uno studente italiano.
Per questi motivi, il dibattito su quest’argomento è molto acceso e interessante.

In un corso extra-curriculare di trenta ore per studenti principianti assoluti presso il Liceo classico Scipione Maffei di Verona, è stato proposto un apprendimento misto (blended-learning), su una piattaforma Wiki, alternando lezioni in presenza con lezioni a distanza.
La proposta d’introdurre l’utilizzo di Wiki nella didattica del cinese sin dal primo contatto con la lingua aveva come obiettivo la creazione di un ambito di apprendimento sul web che abbassasse il filtro psicologico al primo impatto con la scrittura ideogrammatica, per rendere la lingua maggiormente accessibile e fruibile, consentendo agli studenti di apprenderla anche autonomamente.
Dal punto di vista didattico, la differenziazione delle attività e degli approcci e l’utilizzo di una chat per imparare a utilizzare il cinese colloquiale scritto, favoriscono la fruizione della lingua e incontrano l’interesse e la curiosità degli studenti, che sono guidati alla scoperta di nuovi stili e nuove fonti per l’apprendimento della lingua.

Partendo dalla conoscenza delle peculiarità proprie della lingua cinese (lingua priva di alfabeto, tonale, morfemica, originariamente monosillabica e ideogrammatica), il lavoro proposto ha compreso:
– l’introduzione all’utilizzo della tastiera per favorire e facilitare la fruizione della lingua cinese da parte degli studenti;
– le lezioni a distanza su Wiki per abituare gli studenti al riconoscimento degli ideogrammi, servendosi del linguaggio digitale dei “digital native”, rendendo più veloce la familiarizzazione con le peculiarità linguistiche del cinese;
– la visione di video e l’ascolto di podcast tratti da siti per l’apprendimento in e-learning, per facilitare la memorizzazione e il riconoscimento fonetico dei caratteri proposti;
– la differenziazione delle attività (esercizi di diversi tipi, ascolto e produzione di video o audio, ecc.), degli strumenti (Googles doc; video, podcast, griglie, chat, file, power point per la spiegazione degli argomenti grammaticali) e degli approcci (induttivo, deduttivo, blended-learning, comunicativo e cooperativo), per mantenere attiva la partecipazione degli studenti e per favorire un approccio deduttivo e comunicativo alla lingua sia nel lessico sia nella grammatica, riducendo il filtro legato all’impatto con una lingua così distante;
– le simulazioni dei dialoghi per stimolare la partecipazione attiva e cooperativa degli studenti nel processo di apprendimento della lingua.

Quest’approccio misto nella didattica della lingua cinese ha permesso agli studenti, attraverso l’utilizzo della tastiera e della piattaforma, di superare il blocco che può creare il primo contatto con una lingua così distante, fornendo così delle chiavi di accesso alla lingua, alla sua fruizione sul web e alla creazione di contesti di apprendimento in lingua cinese.

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Immagine in testata di ronocdh / Flickr (licenza free to share)

Elisa Guardalben

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