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L’interdisciplinarità per la costruzione di un sapere. Il Rinascimento della II D

Pubblicato il: 10/05/2010 15:20:16 -


L’esperienza di un laboratorio realizzato con una seconda media nell’anno scolastico 2008-2009, durante le ore di compresenza lettere - educazione musicale (con la collega Cinzia Delcorno). L’integrazione delle discipline curricolari e il tentativo di qualificare l’insegnamento e l’apprendimento tramite una didattica attiva sono stati la premessa metodologica alla progettazione del laboratorio. Il racconto attraverso tre video dell’esperienza.
Il contributo è stato presentato al convegno del 23 aprile “La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze concrete di innovazione educativa”.
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DAI CONTRIBUTI SELEZIONATI PER IL CONVEGNO DEL 23 APRILE.

Argomento del laboratorio è stato il Rinascimento. La trattazione non è stata limitata allo studio del periodo storico sul manuale, ma si è allargata a un’area disciplinare più vasta, ricostruita a partire dall’integrazione di diverse discipline curriculari. La prospettiva unitaria con cui si è proposto lo studio del Rinascimento ha comunque salvaguardato la varietà dei contenuti delle singole discipline, affrontati con rigore e complessità:
– il contesto storico e culturale del Rinascimento è stato presentato sulla LIM attraverso una ricca galleria di immagini;
– la figura di Leonardo da Vinci, guida ideale del percorso ed esempio di una concezione unitaria del sapere che supera la rigidità delle distinzioni tra le singole discipline scientifiche (e, nell’attuale sistema scolastico, tra le singole discipline curricolari), è stata approfondita attraverso la visita di due siti presenti sul nostro territorio: la galleria delle macchine del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e il Cenacolo nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie;
– la figura di Leonardo da Vinci, guida ideale del percorso ed esempio di una concezione unitaria del sapere che supera la rigidità delle distinzioni tra le singole discipline scientifiche (e, nell’attuale sistema scolastico, tra le singole discipline curricolari), è stata approfondita attraverso la visita di due siti presenti sul nostro territorio: la galleria delle macchine del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e il Cenacolo nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie;
– la vita e gli svaghi all’interno delle corti è stata descritta a partire dalla presentazione degli strumenti e dall’ascolto di brani musicali dell’epoca.

La didattica attiva nel contesto laboratoriale ha permesso agli studenti di mettere in atto le abilità specifiche richieste dalle singole discipline, così da renderli protagonisti del processo di apprendimento.

I contenuti storici, letterari e artistici sono stati da loro sintetizzati in frasi significative, chiamate “La musica delle parole del Rinascimento”, che stringessero un legame forte con l’immagine a esse accostate e che fossero il risultato di una riflessione sugli aspetti formali del messaggio stesso, concentrandosi su quella che si potrebbe definire “funzione poetica del mittente”.




La musica delle parole del Rinascimento

All’ascolto di alcuni brani musicali ha fatto seguito la loro ri-esecuzione con flauti e percussioni; parte del gruppo classe si è anche cimentata nella riproduzione di una danza rinascimentale.




Musica e danza rinascimentale

Il coinvolgimento e la collaborazione degli studenti nella realizzazione di questo progetto ha favorito da un lato l’integrazione di ragazzi per i quali l’italiano è L2 (la mediazione di musica, danza e immagini ha facilitato l’accesso a concetti astratti espressi formalizzati nella lingua dello studio) e, dall’altro, una riflessione comune rispetto alla responsabilità, intesa come capacità di collaborare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune, e rispetto all’autonomia, intesa come presa di coscienza dei propri punti di forza e di debolezza.

Sintesi del percorso è stata l’Ultima Cena di Leonardo: i ragazzi hanno “ricostruito” il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie nell’Aula Magna della scuola e dato vita a un “dipinto vivente”, rendendo emozioni, pensieri e intenzioni dei protagonisti attraverso l’espressività del corpo e illustrando la tensione strutturale e concettuale dell’opera (compresa la riflessione sulle ricerche propriamente scientifiche compiute da Leonardo) per mezzo di brevi monologhi.




Il cenacolo di Leonardo

Il video le cui riprese e montaggio sono stati realizzati a titolo gratuito da un professionista del settore, Mauro Proietti, padre di un’alunna della classe, è da considerare un fatto di per sé episodico, una fortunata “congiuntura”, ma testimonia una pratica sperimentata che presenta molti elementi di ripetibilità.

Numerosi sono nel programma gli argomenti transdisciplinari: la sfida per gli insegnanti è quella di lavorare insieme secondo l’approccio complesso e sistemico dell’interdisciplinarità. La prima conseguenza di tale prospettiva è che cambia l’approccio al programma, nei confronti del quale non ci si pone più come semplici esecutori, ma come soggetti attivi, chiamati a integrare e selezionare i contenuti. La seconda conseguenza è che, in questo modo, si sfuma la rigida separazione tra le singole discipline, le quali concorrono insieme a costruire un sapere unitario. La terza conseguenza è che, proponendo un metodo attivo e interdisciplinare, si fa sperimentare ai ragazzi un metodo di ricerca che educhi alla complessità e alla sintesi.

Chiara Scotti

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