Home » Community » Crescere, apprendere, partecipare

Crescere, apprendere, partecipare

Pubblicato il: 21/04/2011 11:24:58 -


Una raccolta firme per sottoscrivere un documento che salvaguardi i risultati delle riflessioni dei Licei delle scienze sociali della Rete nazionale “Passaggi”.
Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Il documento che presentiamo sintetizza le osservazioni dei Licei delle scienze sociali della Rete nazionale “Passaggi” in relazione al profilo del Liceo delle scienze umane e dell’opzione economico-sociale all’interno del Riordino per la scuola secondaria. Il documento è stato presentato il 12 aprile al convegno nazionale per il medesimo liceo che si è tenuto a Torino presso la fondazione scuola della Compagnia di San Paolo. Il documento è sottoscrivibile alla pagina: http://www.scienzesocialiweb.it/verbaniafirma, la raccolta firme ha lo scopo di rendere nota la posizione della Rete a un numero ampio di cittadini poiché con le nuove disposizioni rischia di andar dispersa l’esperienza e la riflessione di un pezzo importante di sperimentazione, ma in particolare rischia di venir sottovalutato e immiserito lo spazio che oggi va riservato nella scuola alla terza cultura.

***

DOCUMENTO CONCLUSIVO DELL’VIII CONVEGNO NAZIONALE CRESCERE APPRENDERE PARTECIPARE

“I nuovi adolescenti: studenti digitali e futuri cittadini europei. Metodologie e strumenti per affrontare il cambiamento”

Verbania, 15-16-17-18 marzo 2011

Le scuole della Rete Passaggi, riunite nell’ottavo convegno Nazionale a Verbania dal 15 al 18 marzo 2011, avvertono l’esigenza di riposizionare la Rete sul profilo del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale, secondo un modello che integri le Indicazioni esplicitate nei Regolamenti con i contenuti positivi delle esperienze passate, senza trascurare il quadro di riferimento prospettato dall’Europa.

Proprio questo convegno, per il suo carattere interlocutorio interno alle scuole, ci fa sentire soggetti qualificati per questa operazione di analisi, perché attori inevitabilmente coinvolti nei processi scolastici che il Riordino ha innescato e dei quali avvertiamo tutta la responsabilità.

Analogamente intendiamo rivendicare il ruolo propositivo delle scuole come soggetti promotori e consapevoli, e non solo come mero oggetto di monitoraggio e valutazione. Perciò, anche in collaborazione con altri soggetti istituzionalmente qualificati come Università, Alta formazione e mondo del Lavoro, ci proponiamo di riflettere sullo stato di avanzamento dei lavori al termine del primo biennio del Riordino.

E dunque fin da adesso – in uno spirito positivo e costruttivo – intendiamo mettere in evidenza criticità e punti deboli che sono emersi già nell’ assetto dato dal Riordino al Liceo delle Scienze Umane e al Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale.

Il senso è nella volontà, da un lato di mantenere alta l’attenzione delle scuole in questa fase di sperimentazione del Riordino e dall’altro di fornire elementi di valutazione ex-post nell’ambito degli impegni previsti nell’art. 12 del DPR 89/2010.

Le criticità possono essere così formulate:
1. Contraddizione tra l’inter – pluridisciplinarietà dichiarata e effettiva agibilità, a fronte di un impianto disciplinarista a “canne d’organo”, in cui i diversi saperi sono paralleli e separati.
2. “Pasticcio” epistemologico determinato dalla declinazione delle singole discipline la cui somma non può costituire il senso complessivo delle scienze umane. Questo autorizza peraltro proposte editoriali necessariamente povere ed inadeguate.
3. Predominanza dell’ impianto pregiudizialmente storicistico-lineare in molte discipline, che impedisce la valorizzazione della dimensione storico-genealogica, condizione fondamentale per la visione complessa.
4. Scarsa chiarezza nella declinazione delle competenze, che rischiano spesso di essere confuse con l’acquisizione dei contenuti. Conseguente forzatura nei processi di valutazione delle competenze perché esse devono discendere da una visione interdisciplinare e trasversale, mentre l’impianto resta frantumato in discipline non comunicanti.
5. Eccessiva contrazione oraria del biennio, che peraltro contribuisce a motivare alcune delle carenze qui evidenziate.
6. Scomparsa delle scienze naturali nel triennio del Liceo delle Scienze Umane opzione Economico – sociale e del Diritto ed Economia nel triennio del Liceo delle Scienze Umane, eliminazioni che squalificano la formazione stessa del cittadino comune.
7. Richiamo puramente nominale alla valorizzazione dell’uso delle Nuove Tecnologie sia perché mancano figure professionali e fondi, sia perché la proposta è scollegata dai saperi che invece dovrebbe mediare.
8. Riduzione degli spazi dell’autonomia dovuti a vincoli che impediscono l’utilizzo della quota di variabilità e dell’integrazione oraria dei piani di studio con conseguente impossibilità di ampliare il curricolo. Nella prospettiva di ridefinire i propri parametri costitutivi, le scuole condividono i seguenti tratti imprescindibili per la costruzione dell’identità del Nuovo Liceo.

1. PRECISAZIONE DEL PROFILO
Alla luce dei nuovi assetti e della riflessione maturata all’interno delle scuole della Rete in questi mesi, il profilo del liceo delle Scienze Umane e dell’opzione Economico-Sociale viene caratterizzato come studio dell’agire umano nelle sue diverse connotazioni storico – sociali. Ciò significa fare delle nostre scuole il luogo privilegiato per lo studio critico e riflessivo dei tratti distintivi della condizione umana. Il fuoco va posto sulle problematicità e sul complesso dell’interazione degli elementi costitutivi la persona, la società, l’ambiente, la cultura e l’educazione, ma anche sulle sue potenzialità, come suggeriscono il dibattito e la ricerca più avanzata.

In particolare la condizione umana si coniuga con l’essere cittadino responsabile e solidale capace di misurarsi con i temi della mondializzazione e del rapporto tra etica ed economia. È in questo contesto di riferimento che ci si domanda, per esempio:
– Che cosa vi è di umano negli essere umani?
– Che cosa li ha resi tali?
– In che modo può tale caratteristica essere valorizzata?
– In che modo la relazione e in particolare la relazione educativa incide sul processo di formazione socio-educativa?
– In che modo si sviluppa la responsabilità nelle scelte?

Domande di questo tipo possono costituire lo sfondo per la costruzione del curricolo e per l’articolazione dei contenuti, nonché per l’individuazione delle zone di negoziazione dei saperi tra le diverse discipline.

Ciò consente di aprire il curricolo ad una interpretazione più profonda e lo arricchisce rispetto ad una professionalizzazione rivolta ad ambiti meramente educativi e assistenziali.

2. DEFINIZIONE DELL’APPROCCIO EPISTEMOLOGICO
Tanto nel liceo delle Scienze Umane quanto nell’ opzione Economico-Sociale, proprio per coerenza con l’oggetto di studio come sopra individuato, devono essere privilegiati una chiave interpretativa di carattere storico-antropologico e un approccio ai saperi orientato alla terza cultura dove il paradigma fondante della complessità comporta una ricomposizione della frattura fra letterati e scienziati e una visione reticolare dei saperi.

La cifra si rivela quella non solo della condivisione dei saperi fondanti e di una loro integrazione ma anche quella delle responsabilità e delle scelte in un mondo umano sempre più complesso.

Questa idea fondante si pone, contemporaneamente, come contenitore dei fenomeni del mondo storico, come problema epistemologico e come atteggiamento etico-politico: costituisce pertanto il paradigma elettivo di questo liceo.

3. COSTRUZIONE DEL CURRICOLO E COERENTE INDIVIDUAZIONE DI COMPETENZE

Attorno all’oggetto chiave dell’indirizzo si costruisce un curricolo coeso e convincente da cui ricavare il correlativo quadro di competenze. E’ compito delle scuole costruirlo, sia perché epistemologicamente irrinunciabile, sia perché i documenti di riferimento del Riordino rischiano di spingere verso una parcellizzazione autoreferenziale di singole conoscenze. Il fuoco invece deve essere posto, come indicato dai documenti Europei, sulle competenze pluridisciplinari, trasversali, di cittadinanza e professionali. Per il liceo delle Scienze Umane e per l’opzione le competenze possono essere ricavate incrociando quelle elettive dell’asse storico-sociale con le otto competenze chiave declinate nei documenti europei, di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

4. PROGETTAZIONE INTEGRATA, INDIVIDUAZIONE ATTRAVERSO LE DISCIPLINE DI NODI/SNODI FORTI E FONDANTI PER IL CURRICOLO E PER L’IDENTITÀ DELL’INDIRIZZO

In questa fase l’operazione di identificazione delle competenze potrebbe essere pesantemente compromessa da una proposta di saperi concepiti come blocchi giustapposti che ostacolano l’elaborazione di percorsi integrati. Ciononostante un uso adeguato degli strumenti dell’Autonomia permette di recuperare:
– il ruolo centrale del Consiglio di Classe
– la didattica laboratoriale come modalità di lavoro di tutte le discipline
– l’adozione delle Nuove Tecnologie anche alla luce delle profonde trasformazione nella tipologia umana che esse possono indurre
– lo stage formativo
elementi che da sempre le scuole della rete hanno considerato come strumenti fondamentali.

Nel processo di ridefinizione dell’ identità dei Licei la Rete costituisce un punto di riferimento e un luogo di condivisione delle esperienze, nella volontà di operare per una scuola pubblica di qualità.

In questo percorso SISUS, associazione di docenti, affianca e sostiene con il proprio contributo la rete di scuole Passaggi.

L’Assemblea riconosce infine che il Sito di Passaggi è un luogo elettivo e imprescindibile per la loro interlocuzione in uno spazio comune e pertanto sollecita le scuole alla sua utilizzazione attiva attraverso la pubblicazione di tutto il loro materiale significativo.

Lucia Marchetti

7 recommended

Rispondi

0 notes
264 views
bookmark icon

Rispondi