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I laboratori di ricerca didattica nel Circolo di Vinci

Pubblicato il: 09/05/2011 14:13:00 -


Nel Convegno del 9 aprile 2011 a Vinci si è parlato dei laboratori didattici disciplinari di lingua, matematica e scienze, avviati grazie all’autonomia scolastica. Tutti gli interventi hanno ribadito che la costruzione di un curricolo verticale è la via maestra per garantire il successo formativo degli alunni e la crescita professionale degli insegnanti.
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Sabato 9 aprile 2011 il Circolo Didattico di Vinci (Firenze) ha organizzato in collaborazione con il CIDI e con l’Amministrazione comunale il convegno “Il curricolo verticale”, la scelta di sistema del Circolo Didattico di Vinci per garantire il successo formativo agli studenti, realizzata nel 2000 con l’avvio dell’autonomia. Hanno partecipato la dirigente scolastica, Roberta Beneforti, il presidente del Cidi di Firenze, professor Carlo Fiorentini, il professor Enzo Catarsi, ordinario di pedagogia all’Università di Firenze, la professoressa Maria Piscitelli, vice-presidente del Cidi di Firenze, l’assessore alla P.I. della provincia di Firenze, Giovanni Di Fede. Dopo i saluti del sindaco di Vinci e la lettura del saluto del professor Luigi Berlinguer, il professor Fiorentini ha sottolineato che la scuola deve uscire dalla logica di un insegnamento quantitativo, poiché compito fondamentale della scuola è formare una “intenzione” a capire, a sviluppare competenze generali e di cittadinanza, e per far questo è essenziale sviluppare l’autostima e la conoscenza del sé. Strumento irrinunciabile per raggiungere questi traguardi è l’autonomia scolastica, che consente di rinnovare l’insegnamento delle discipline iniziando dalla scelta di cosa insegnare a ciascuna età e ricercando modalità coinvolgenti utilizzando una didattica di tipo laboratoriale. Secondo la dirigente Beneforti per garantire il successo formativo occorre realizzare un’adeguata organizzazione operando scelte precise nel campo dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, e costruendo un valido impianto curricolare ispirato ai principi del costruttivismo. Essenziale risulta la formazione in servizio degli insegnanti, continua e organica, nella quale come dirigente ha investito molte risorse. Ripercorrendo la storia dei gruppi di lavoro sul curricolo nel Circolo, ha presentato l’offerta dei percorsi didattici e l’ultima proposta educativa, “Progetto Educati e contenti”, che valorizza gli aspetti relazionali, affettivi e motivazionali dei processi di apprendimento e di insegnamento. Il professor Catarsi, dopo aver sottolineato il clima di appartenenza che si intuisce nei docenti del Circolo di Vinci, ha affermato il valore della continuità, intesa come condivisione dell’idea di bambino e delle diverse fasi del suo percorso di crescita. Occorre pertanto promuovere il lavoro comune tra i diversi gradi scolastici, coniugando continuità e discontinuità. Parimenti occorre rinforzare la collaborazione con le famiglie e dedicarsi alla riqualificazione costante della professionalità docente. La professoressa Piscitelli ha illustrato i criteri di valutazione usati da organismi nazionali e internazionali, sottolineando come sia importante valutare nell’alunno non quanto sa, ma quanto sa fare; solo così le competenze acquisite verranno spese nella vita reale per risolvere problemi. Occorre perciò lavorare su conoscenze, abilità, atteggiamenti di apprendimento. Dopo aver esaminato le criticità mostrate dai ragazzi italiani nelle Prove INVALSI, con particolare riferimento alla comprensione della lettura, ha indicato percorsi di lavoro dinamici che conducano gli alunni a dare un’interpretazione del testo in autonomia. Ha consigliato di proporre una tipologia testuale varia adeguata alle capacità degli alunni; in questo modo si potranno mettere in atto processi e favorire operazioni logico-concettuali complesse, altrimenti inibite da testi letterari non idonei per la loro complessità. Di Fede ha affermato che, di fronte alle molteplici peculiarità del mondo scolastico, occorre la massima sintonia tra popolazione, Ente Locale e Scuola. I tagli economici impongono scelte che la società deve capire per evitare improduttivi isolamenti. Nel pomeriggio, presso la Scuola Primaria “S. Aleramo”, sono stati presentati significativi percorsi didattici disciplinari, tesi a promuovere negli alunni un pensiero attivo che trasformi i contenuti in conoscenze e competenze.

Roberta Beneforti

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