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Il colore dell’innocenza

Pubblicato il: 17/12/2012 11:11:23 -


“C’è ancora la speranza che il colore bianco dell’innocenza diventi una bandiera dai mille colori perché ogni fiore ha il diritto di non essere calpestato e di vedere crescere, forti e rigogliose, le proprie radici”.
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Il nostro è un mondo che, nel troppo rumore, ha perso la capacità di ascoltare la musica, di scoprire nelle piccole cose il segreto della semplicità e del silenzio. Un mondo che vive o sopravvive alla libertà del pensiero e al diritto della diversità. Ci sono troppi colori che nascono e muoiono nel tempo di uno sguardo, farfalle colorate destinate a scomparire nel buio di giornate sempre grigie.

Giovani sempre più uguali con la corazza dell’indifferenza e dell’anarchia che non temono il presente e negano il futuro, non conoscono il linguaggio delle emozioni e dei sentimenti perché nutriti dalle immagini e dalla virtualità di un mondo irreale.

Ci sono storie di solitudine che sono frammenti sparsi di una vita incompiuta, metamorfosi dolorosa che spegne il coraggio e la voglia di reagire. La morte è, per assurdo, il nulla che dà significato alla vita quando un vestito colorato diventa il simbolo della diversità perseguitata e dileggiata. L’innocenza è una virtù sconosciuta a molti, appartiene ormai a un mondo lontano dove le frontiere e i pregiudizi sono macchie di un retaggio antico, un mondo che forse solo nelle favole trasforma il male e l’ingiustizia in un percorso a lieto fine.

Il colore dell’innocenza si tinge a volte di rosso penetrando con forza nell’indifferenza, facendo nascere nelle menti assopite domande sul valore e il significato della vita, unica e insostituibile ricchezza che troppo spesso viene derisa e calpestata. Il coraggio di farla finita è un grido soffocato, una voce che lascia dietro di sé i segni incancellabili della paura e della solitudine. In una società civile la diversità è ancora (purtroppo) emarginazione e isolamento, povertà di risorse che sembrano essere state cancellate dai beni materiali e dal consumismo dei sentimenti.

Per A. e tanti altri, sommersi dalla solitudine e dall’incapacità di difendersi da un mondo ostile e omologato, c’è ancora la speranza che il colore bianco dell’innocenza diventi una bandiera dai mille colori perché ogni fiore ha il diritto di non essere calpestato e di vedere crescere, forti e rigogliose, le proprie radici.

Laura Alberico

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