“Il tempo dell’educazione”: confronti e racconti
Due giorni di seminari, relazioni, laboratori, gruppi di lavoro, scambi di esperienze per capire come avere tempo per l'educazione.
L’ambientazione, una delle più belle d’Italia, è quel reticolo di viuzze e piazzette che si apre all’improvviso sulla baia di Sestri Levante, dove si innalza l’ex Convento dell’Annunziata, attualmente sede della Fondazione Mediterraneo. È lì che si svolgerà, sabato 20 e domenica 21 ottobre, il secondo incontro nazionale della Rete di cooperazione educativa “C’è speranza se questo accade a…”, il cui intreccio si avviò grazie ad una intuizione del maestro e pedagogista Mario Lodi, nel maggio 2011, e che è stata ufficialmente costituita il 2 ottobre dello scorso anno, nel corso del primo incontro, che si tenne a Soave (VE).
Da allora la “Carta del Cammino”, il documento di costituzione della Rete, ha avuto l’adesione di qualche centinaio di persone, donne e uomini che hanno scelto di condividere un pezzo di strada per conoscere, far conoscere, mettere in comune i pensieri e le pratiche di cooperazione educativa che agiscono in Italia. Hanno aderito anche una ventina di associazioni, dal Trentino alla Sardegna, fra cui il “Movimento di Cooperazione Educativa”, l’associazione di insegnanti che a partire dagli anni Cinquanta introdusse in Italia le pratiche della scuola attiva. L’appuntamento di Sestri Levante – che è già nota come “città dei bambini” sia per il Premio Andersen, sia per il più recente ma non meno significativo “Ottobre pedagogico” – nasce e si attuerà proprio dal metodo di cooperazione di una rete di persone e di istituzioni. In questo caso sono state l’associazione “ArTura-Territori tra Arte e Natura”, con i due artisti ceramisti Alfredo Gioventù e Daniela Mangini, e l’amministrazione comunale di Sestri, grazie alla sensibilità e all’impegno del sindaco Andrea Lavarello e dell’assessore alla cultura Valentina Ghio, a render possibile prima la proposta e poi la realizzazione di tenere nella magnifica cittadina ligure l’incontro della Rete.
Il tema scelto per l’incontro è “Il tempo dell’educazione”.
«Per due giorni – scrivono gli organizzatori – abbiamo deciso di fermarci e riflettere, discutere, confrontare, raccontare e raccontarci i metodi e le buone pratiche con le quali tutti noi cerchiamo, giorno dopo giorno, di avere tempo per l’educazione. Abbiamo imparato dai nostri maestri, da Célestin Freinet a Mario Lodi, che al centro dell’attenzione educativa (della famiglia, della scuola, della società) ci sono i bambini e i ragazzi. Ma sappiamo anche che esistono mille giri di lancette che ci possono far perdere di vista i figli e gli alunni, i bambini e i ragazzi in carne e ossa con i quali, come genitori, insegnanti, educatori abbiamo il dono di vivere. Lancette che si chiamano crisi, fretta, disattenzione, richieste pressanti, pigrizia intellettuale, scarso aggiornamento, burocrazia eccessiva, angustie pratiche ed economiche, aspettative di colleghi, amici, parenti…».
L’invito, quindi, è quello di scandire in un modo diverso il tempo di un fine settimana di ottobre. Si comincerà la mattina di sabato 20, dedicata al tempo della memoria, del ricordo, della documentazione. La prima testimonianza, “Il tempo di Barbiana”, sarà di Edoardo Martinelli, allievo di don Lorenzo Milani, che collaborò alla scrittura collettiva di “Lettera a una professoressa”. Sarà poi il momento di ricordare Gianfranco Zavalloni (il maestro e pedagogista cesenate scomparso in giovane età nello scorso agosto) con le parole di Davide Fabbri, che ne tratteggerà la figura di ecologista e pacifista, e di Ester Manitto, una mamma la cui lettera conclude il bellissimo “La pedagogia della lumaca” di Zavalloni.
Nel pomeriggio di sabato, all’ex convento dell’Annunziata e in altri luoghi di Sestri, si attiveranno i gruppi tematici di riflessione e confronto, su temi che vanno dalla musica (due gruppi: “Il ritmo, il centro, l’intervallo” e “Tempo e tempi nella coralità come strumenti di educazione del singolo e del gruppo”, coordinati rispettivamente da Cesare e Carla Iacono Isidoro, dell’associazione “L’angologiro” di Cesenatico) alla disabilità (“Il tempo difficile”, con Sandra Negri, di “Accaparlante” di Bologna); dal rapporto fra generazioni (“Il tempo della crescita fra età, lingue e storie diverse”, con la pedagogista Marina Cinieri e Carmela Oliviero) a quello tra scuola e famiglia (“Famiglie e tempo della partecipazione”, con Barbara Comparini), alla riflessione filosofica (“Essere divenire indugiare”, con Edoardo Martinelli). Cogliamo l’occasione per comunicare che il gruppo tematico “Il tempo dell’educazione in rete: PINOCCHIO 2.0, un caso di studio” (sabato 20 ottobre), vedrà la partecipazione di Linda Giannini e Carlo Nati, membri della redazione di Education 2.0.
A conclusione della giornata di sabato, l’incontro tra l’esperienza dei bambini di Soave, paese colpito da alluvione nel 2010, e quelli di Aulla, che subì lo stesso dramma lo scorso anno, in “Tempo dell’acqua. Tempo della condivisione”, con le due maestre Luciana Bertinato e Nadia Cutaia.
Domenica mattina le stanze e i cortili dell’educazione si concretizzeranno nella pratica di sette laboratori attivi. Marina Guarino coordinerà “La sabbiera narrativa. Il gioco del mondo”. L’associazione “La scuola del fare” di Castelfranco Veneto si dedicherà con Enrica Buccarella al “Motore della musica” e con Elia Zardo a considerare “Il tempo, in un libro”. L’equipe di formazione della “Casa delle Arti e del Gioco”, l’associazione fondata e diretta da Mario Lodi, si occuperà del “Tempo della Costituzione”. Simonetta Maione, responsabile dei servizi educativi e didattici dei Musei di Genova, inviterà i partecipanti al “Tempo dello sguardo”. L’attore Antonio Panella li guiderà nel “Tempo dell’ascolto”. Alfredo Gioventù e Daniela Mangini, nella Torre dei Doganieri, andranno “A tempo con la natura”.
Semore domenica, a mezzogiorno, nella grande sala Agave dell’Annunziata, si ritroveranno partecipanti e organizzatori per il momento conclusivo di testimonianza e condivisione dai gruppi e dai laboratori e per scambiarsi i saluti e le tracce per il futuro.
Le informazioni sulle modalità di partecipazione vanno richieste scrivendo a: sequestoaccade@gmail.com.
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Scarica la locandina e il programma completo.
Carlo Ridolfi