Gli studenti di Brindisi e di tutta Italia
Una bomba è esplosa sabato 19 maggio davanti all’istituto professionale statale per i servizi sociali “Francesca Laura Morvillo Falcone” a Brindisi. È morta una giovane studentessa, Melissa Bassi, altre ragazze sono rimaste ferite. Il nostro commento.
Orrore puro nella bestialità di un atto che spegne una vita e ne devasta molte altre: questa è l’immagine indelebile della strage di Brindisi. Poi giustamente arrivano le parole, le tante parole che ci danno e si danno coraggio: non ci fate paura, la scuola è il luogo di tutta una comunità che si riconosce nella esperienza dei nostri figli che con fatica, entusiasmo ed emozione riallacciano il filo e il senso tra età diverse e diverse storie.
Questo istituto professionale di stato della periferia di Brindisi oggi esprime nella sua tragedia il valore simbolico che ha la Scuola, tutta, nella coscienza di una comunità e ci interroga sui compiti e i doveri che un paese ha verso i suoi giovani. La bomba ha colpito le alunne di questo istituto, sono ragazze giovanissime, adolescenti che si impegnano nello studio e, spesso, prime nelle loro famiglie nel Sud, si aspettano di entrare nel lavoro attraverso il diploma, l’università, una formazione elevata. Non dimentichiamolo mai.
Vittoria Gallina